Messa in moto la macchina del rilancio, Banca Intermobiliare è pronta a ritagliarsi un ruolo nel consolidamento delle banche indipendenti specializzate.

«Dopo la presentazione del Piano Strategico 2019-2024, abbiamo intrapreso una strada importante nel riposizionamento e nel rilancio e penso che a questo punto, con il supporto del socio di maggioranza (Attestor Capital, ndr), Banca Intermobiliare possa anche porsi come polo aggregante nel mercato» spiega a MF-Milano Finanza l'amministratore delegato Claudio Moro. Anche se, aggiunge il ceo, «l'attività di wealth management, per essere svolta al meglio, necessita di professionalità e specializzazione, per cui gli operatori indipendenti continueranno ad avere un ruolo sul mercato indipendentemente dal consolidamento; anche se il raggiungimento di una dimensione minima appare necessario».

I piani di Banca Intermobiliare, che ha trasferito a inizio luglio la sede torinese presso il Palazzo Vallesa di Martiniana e che durante l'estate completerà un aumento di capitale da 36,79 milioni, guardano alla trasformazione a banca d'investimento a 360°. L'obiettivo è fornire, accanto al wealth management e all'asset management (Symphonia sgr), anche servizi di investment banking per coniugare risparmio privato ed economia reale, facendo leva sugli sviluppi della tecnologia digitale. A tal proposito, il gruppo punta a sviluppare una piattaforma ibrida, «in grado di integrare al meglio competenze e professionalità umane con soluzioni tecnologiche, a supporto dell'attività dei relationship manager che restano elemento centrale nella relazione col cliente», spiega ancora il ceo.

E così cloud, intelligenza artificiale e machine learning si dovrebbero fondere per creare un modello strategico-operativo innovativo e flessibile, pensato anche per le esigenze delle nuove generazioni di clienti.

Banca Intermobiliare, aggiunge Moro, «potendo contare su competenze e strumenti evoluti dal punto di vista dell'intermediazione, ha affrontato rapidamente i momenti più difficili dei mercati». La pandemia da Covid-19 ha infatti parzialmente cambiato la clientela, che oggi chiede maggiore interazione e «desidera un rapporto più stretto con i relationship manager per avere indicazioni, o più semplicemente un supporto, in un contesto incerto e complicato». In tal senso si inserisce l'implementazione del servizio di consulenza evoluta che, integrato con il sistema di intermediazione, «punta a mettere a disposizione dei clienti un set distintivo di servizi e funzionalità nell'ambito del wealth management», come per esempio soluzioni di web collaboration per l'interazione a distanza, analisi di scenario, reporting evoluto e sottoscrizione in tempo reale delle proposte d'investimento con firma elettronica.

«Si tratta di una soluzione integrata per la completa automazione del processo, dalla proposta di investimento fino alla esecuzione degli ordini e al reporting». Fornire servizi aggiuntivi, spiega l'ad, «è una tendenza del mercato che stiamo realizzando, ponendo però particolare attenzione alla personalizzazione, anche nella relazione a distanza». Senza dimenticare, conclude Moro, «gli elementi che contraddistinguono l'operatività di Banca Intermobiliare e che hanno dimostrato il loro valore nei momenti di maggiore tensione e volatilità dei mercati, consentendo ai nostri clienti di avere al proprio fianco una struttura professionale e dedicata».

fch

 

(END) Dow Jones Newswires

July 27, 2020 02:19 ET (06:19 GMT)

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