BAMI Banco BPM SpA

Prima di decidere quali saranno i prossimi target, Crédit Agricole Italia fa provvista di capitale. Ieri l'istituto guidato da Giampiero Maioli ha convocato un'assemblea straordinaria per raccogliere risorse fresche.

Il prossimo 25 gennaio i soci (oltre alla casa madre, anche le fondazioni Cariparma, Piacenza e Vigevano e Carispezia) saranno chiamati a deliberare su un aumento da 500 milioni di euro. L'operazione avrà luogo attraverso l'emissione di quasi 122 milioni di azioni ordinarie, ciascuna del valore nominale di un euro, da offrire in opzione ai soci ad un prezzo unitario di emissione di 4,10 euro, di cui un euro a titolo di capitale e 3,10 euro a titolo di sovrapprezzo. L'aumento è dovuto alla necessità di rafforzare i coefficienti patrimoniali dopo la recente acquisizione del Credito Valtellinese che l'Agricole ha conquistato dopo un'opa nel corso del 2021. Con quel blitz la banque verte ha raggiunto una quota di mercato nell'intorno del 5% a livello nazionale (basata sul numero di filiali) con una presenza nelle aree più produttive del Paese, soprattutto in Lombardia.

Non si è trattato peraltro dell'unico deal annunciato nel corso dello scorso anno. Dopo il Creval il gruppo francese ha infatti messo nel mirino la controllata Friuladria sulla quale ha lanciato un'opa a 40 euro per azione, 35 subito in contanti e altri 5 euro da corrispondere in tre anni se saranno mantenuti determinati requisiti (con un premio rispettivamente del 37,9% e del 20,7%), per un esborso massimo di 166 milioni. Dopo un anno così laborioso è insomma tempo di mettere fieno in cascina. La campagna acquisti è terminata? Non è detto. Dopo le inconcludenti trattative con Banco Bpm e lo shopping in Valtellina, nel radar di Parigi sarebbe finita Carige.

fch

(END) Dow Jones Newswires

January 06, 2022 02:19 ET (07:19 GMT)

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