Carel chiude il primo trimestre con un utile netto consolidato di 7,6 milioni euro, in contrazione del 14,1% rispetto agli Euro 8,9 milioni al 31 marzo 2019.

I ricavi consolidati, spiega una nota, sono pari a 78,7 milioni (-1,7% a/a), l'Ebitda e di 14,4 milioni (-8,7%, a/a), la Posizione finanziaria netta consolidata negativa pari a 61,9 milioni, in continuità rispetto a 62,1 milioni al 31 dicembre 2019.

Secondo l'a.d. Francesco Nalini, "il primo trimestre dell'anno è stato caratterizzato dalla diffusione del Covid-19 fino al livello di pandemia, che ha comportato tra l'altro il lock-down in diverse aree della Cina e quindi la temporanea chiusura dell'impianto del Gruppo situato presso Suzhou. A ciò si è successivamente aggiunta la chiusura temporanea del principale hub produttivo di Carel, localizzato in provincia di Padova. I risultati dimostrano la capacità delle donne e degli uomini di CAREL di reagire con velocità ed impegno a situazioni particolarmente sfidanti.

Rappresentano, inoltre un elemento di solidità e fiducia a fronte di un anno che si preannuncia ancora non facile e caratterizzato da una probabile contrazione della domanda globale a seguito dell'emergenza sanitaria che stiamo vivendo".

Secondo il management i primi mesi del 2020 sono stati caratterizzati dall'individuazione e dal diffondersi anche fuori dei confini cinesi del nuovo Coronavirus (Covid-19), che ha causato in ampie aree geografiche, sebbene con tempistiche e intensità differenti, la chiusura generalizzata delle attività produttive e una forte limitazione dei contatti sociali. Ciò ha provocato un rallentamento generalizzato dell'economia globale e diverse tensioni sulla supply-chain di molteplici settori e mercati.

Al momento, l'incertezza sulle tempistiche della conclusione dell'emergenza pandemica e sulla profondità delle conseguenze che la stessa avrà sulle maggiori economie mondiali è massima e non è quindi possibile indicare con un sufficiente grado di precisione le aspettative del Gruppo sui risultati di fine 2020. In ogni caso, in mancanza di una recrudescenza della diffusione del virus e quindi di nuovi lock-down e in generale, in assenza di un netto peggioramento dello scenario ad oggi esistente, si ritiene ragionevole considerare il secondo trimestre di quest'anno come quello maggiormente impattato dalla pandemia, perciò l'aspettativa del Gruppo è quella di chiudere il primo semestre del 2020 con una contrazione dei ricavi a una cifra percentuale.

Carel ha posto è porrà anche nei prossimi mesi la massima attenzione nella gestione di tale fenomeno, sia facendo leva sulla sua resilienza impiantistica che ponendo in essere tutte quelle misure di contenimento dei costi non essenziali al fine di salvaguardare per quanto possibile la profittabilità dei propri business.

Dal punto di vista produttivo le azioni messe in atto durante l'emergenza soprattutto negli stabilimenti croato e cinese hanno portato ad avere una capacità complessiva superiore al 100% di quanto pianificato per l'anno, in ulteriore espansione nelle prossime settimane.

com/lab

 

(END) Dow Jones Newswires

May 08, 2020 09:40 ET (13:40 GMT)

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