Nel primo trimestre Cir ha registrato una perdita netta di 12,1 milioni rispetto a un utile di 4,1 milioni nel primo trimestre 2019 (5,7 milioni includendo il risultato delle attività destinate alla dismissione).

I ricavi consolidati, spiega una nota, sono pari a 531,5 milioni, stabili rispetto ai 530,2 milioni nel corrispondente periodo del 2019. L'Ebitda e' di 66,2 milioni (-5% a/a), l'Ebit e' di 12 mln (23,7 milioni in 2019). Il risultato della gestione finanziaria ha risentito del ribasso generalizzato dei mercati, dando luogo ad un rendimento negativo del portafoglio della holding pari a 7,5 milioni, a fronte di un risultato positivo per 3,7 milioni nel primo trimestre 2019. Dalla seconda parte del mese di febbraio i mercati finanziari sono stati caratterizzati da forti ribassi, sia nel settore azionario (da inizio anno al 31 marzo l'indice S&P 500 ha perso il 20% e l'indice Eurostoxx 50 il 26%), che nel settore obbligazionario (con rendimenti negativi tra il -5% e il -15% nelle diverse asset class). La perdita di 7,5 milioni sul portafoglio di investimenti finanziari della capogruppo Cir e delle controllate non industriali è dovuta principalmente all'adeguamento a fair value delle posizioni detenute nei comparti Equity, Hedge Fund ed obbligazionario High Yield; la consistenza media del portafoglio è stata di 383 milioni, con una performance negativa nel trimestre dell'1,9%, che conferma le sue caratteristiche di volatilità ridotta rispetto ai mercati.

L'indebitamento finanziario netto consolidato al 31 marzo 2020, ante Ifrs 16, ammonta a 367,7 milioni, in aumento di 40,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2019. Il patrimonio netto di gruppo al 31 marzo 2020 era pari a 757,7 milioni rispetto a 770,7 milioni (pro-forma) al 31 dicembre 2019 e la diminuzione rispecchia la perdita del periodo.

Alla luce della pandemia COvid-19, le società del gruppo Cir hanno immediatamente adottato misure volte alla protezione della salute dei propri dipendenti, in ottemperanza alle disposizioni emanate dai governi dei diversi paesi in cui operano, e hanno avviato tutte le attività necessarie e opportune per gestire la crisi Covid-19 e proteggere la loro sostenibilità.

L'impatto della crisi sulle attività del gruppo è stato e resta significativo: Kos, le cui attività sono tutte operative con l'eccezione di quelle ambulatoriali, ha operato in condizioni del tutto straordinarie, confrontandosi con le conseguenze della particolare esposizione al virus dei soggetti cui sono destinati i suoi servizi; Sogefi, come l'intero settore automotive, ha dovuto sospendere l'attività produttiva, dapprima in Cina (oggi in ripresa) e poi, nel corso della seconda metà del mese di marzo, in tutte le regioni del mondo in cui è presente; infine le turbolenze sui mercati finanziari hanno determinato la registrazione di rettifiche sui valori degli investimenti finanziari gestiti dalla holding Cir e dalle controllate non operative, malgrado il profilo prudente del portafoglio.

Secondo il management, nell'attuale stato di incertezza sull'evoluzione a livello globale della pandemia e delle misure che i governi dei differenti paesi adotteranno per la fase di ripresa, risulta impossibile formulare previsioni attendibili sull'impatto del fenomeno Covid-19 sul gruppo Cir. Particolare incertezza riguarda l'evoluzione dell'attività di Sogefi, tenuto conto delle ripercussioni particolarmente significative che la pandemia ha sul settore automotive. Il gruppo è focalizzato nel fare tutto quanto in proprio potere per gestire la crisi: ha implementato misure per ridurre i costi e contenere al massimo gli esborsi per costi correnti ed investimenti non strettamente necessari, procede regolarmente ad assessment sulle posizioni di liquidità, rapportandosi con i propri partner finanziari, e si prepara alla ripresa, prevedendo standard di sicurezza rafforzati per il personale e flessibilità dei costi, in rapporto a volumi che saranno per una fase penalizzati dalle circostanze. Ciononostante, tanto il periodo di chiusura come i primi mesi di ripresa determineranno la registrazione di perdite economiche, che si rifletteranno anche su un incremento dell'indebitamento netto.

Per quanto riguarda Kos, i prossimi mesi saranno dedicati a contenere gli impatti negativi previsti dalla diffusione del virus Covid-19 con particolare riferimento alla difesa della salute di ospiti, pazienti ed operatori. Dopo una fase di intensa attività di sviluppo, nel corso del prosieguo dell'esercizio la società si focalizzerà sull'integrazione delle numerose acquisizioni fatte nel corso dell'ultimo periodo.

Per quanto riguarda gli investimenti della capogruppo, la gestione di tali attivi finanziari rimane orientata su politiche prudenziali e di lungo termine. La capogruppo Cir (congiuntamente alle altre controllate non industriali) ha una situazione patrimoniale molto solida, con una disponibilità netta di cassa pari a 280,7 milioni, non vincolata e non gravata da impegni, che si è incrementata nel corso del mese di aprile di 102,4 milioni per la cessione della partecipazione in Gedi.

com/lab

 

(END) Dow Jones Newswires

April 24, 2020 07:28 ET (11:28 GMT)

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