Cir ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 21,6 milioni di euro, a fronte di una perdita di 30,4 mln nel primo semestre 2020.

Nei primi sei mesi dell'anno l'attività ha registrato una netta ripresa rispetto al primo semestre 2020, ma non sono ancora stati recuperati i livelli antecedenti la diffusione della pandemia.

I ricavi consolidati del Gruppo sono ammontati a 1.007,9 milioni, in aumento del 23,5% rispetto al primo semestre del 2020, nel corso del quale gli effetti della pandemia da Covid-19 erano stati particolarmente significativi per tutte le attività del gruppo. I ricavi sono in linea con quelli del primo semestre 2019 (+0,4%) e in riduzione dell'8,3% a perimetro equivalente.

Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato è ammontato a 172,3 milioni (100,1 milioni nel primo semestre del 2020) e rappresenta il 17,1% del fatturato, a fronte del 12,3% nel 2020.

L'indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno 2021, ante IFRS 16, ammonta a 41,4 milioni, in riduzione rispetto al 31 dicembre 2020 (100,0 milioni) e al 30 giugno 2020 (285,6 milioni). I debiti finanziari per diritti d'uso, secondo il principio IFRS 16, ammontano a 802,3 milioni e pertanto l'indebitamento finanziario netto consolidato complessivo ammonta a 843,7 milioni. I debiti ex IFRS16 riguardano principalmente la controllata KOS (736,4 milioni), che opera avvalendosi di immobili prevalentemente in locazione. L'indebitamento netto delle controllate, ante IFRS 16, è diminuito a 446,4 milioni (491,7 milioni al 31 dicembre 2020 e 682,8 milioni al 30 giugno 2020).

La posizione finanziaria netta della Capogruppo (incluse le controllate dedite alla gestione finanziaria), al 30 giugno 2021, è positiva per 405 milioni, in aumento rispetto al 31 dicembre 2020 (391,7 milioni) e al 30 giugno 2020 (397,2 milioni).

Il patrimonio netto di Gruppo al 30 giugno 2021 era pari a 801,4 milioni (771,0 milioni al 31 dicembre 2020) e l'incremento è principalmente dovuto all'utile del periodo.

Tenuto conto della persistente incertezza circa l'evoluzione della pandemia, la visibilità sull'andamento delle attività del Gruppo nei prossimi mesi rimane ridotta.

Per quanto concerne KOS, in assenza di ulteriori ondate di contagi e di vincoli di accoglienza dei nuovi ospiti (quali necessità di isolamento in struttura) e di gestione delle strutture (quali il blocco delle visite dei parenti), il gruppo prevede che l'attività aumenti progressivamente, confermando la tendenza osservata in maggio e giugno; allo stato si ritiene che il ritorno ai livelli di attività precedenti la pandemia richiederà comunque almeno il prossimo esercizio.

Per quanto concerne il mercato automotive, IHS prevede che la produzione mondiale nel secondo semestre registri un calo contenuto (-3,4%) rispetto al 2020 e che quindi, tenuto conto dell'andamento del primo semestre, si registri una crescita sull'intero esercizio del 10%, attestandosi al -7,8% rispetto al 2019. Per la seconda parte del 2021, si prevede inoltre che continuino le tensioni sui prezzi delle materie prime (acciaio, plastica e carta).

In tale scenario, Sogefi conferma quanto indicato in occasione della pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2021, ossia la previsione di conseguire per l'intero esercizio una redditività operativa almeno pari a quella registrata nel 2019 e di tornare ad un risultato netto positivo, in assenza di circostanze o eventi straordinari allo stato non prevedibili e ante effetti contabili delle dismissioni

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it

 

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July 26, 2021 11:41 ET (15:41 GMT)

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