Covid: Cts; sarà estate migliore, ma tutti con mascherina (Mess)
03 Maggio 2021 - 8:24AM
MF Dow Jones (Italiano)
Sarà un'estate migliore perché molti italiani saranno vaccinati,
"ma dovremo continuare a indossare la mascherina, a mantenere le
distanze e a lavarci spesso le mani, per allora l'immunità di
gregge non sarà ancora raggiunta, non potremo fare come
Israele".
Lo ha detto al Messaggero Fabio Ciciliano, componente del
Comitato tecnico scientifico sia con il governo Conte sia con il
governo Draghi. Ciciliano guarda al futuro con una proposta:
ripetere anche in Italia esperimenti come quello del concerto di
Barcellona in due eventi sportivi, uno all'aperto e uno al chiuso,
per verificare se, grazie ai tamponi e alle mascherine Ffp2, è
gestibile la partecipazione di migliaia di persone senza che vi sia
diffusione al futuro. E guarda anche al presente, perché gli
assembramenti di ieri "a partire da quelli di piazza Duomo per la
festa dello scudetto dell'Inter" sono il segnale che non c'è più la
percezione del pericolo del virus, "e questo è un serio problema
che non possono risolvere i controlli delle forze dell'ordine".
Le prossime "saranno vacanze più tranquille, ma le precauzioni
dovranno continuare. Parlo di mascherine, distanze e igiene.
L'esempio di Israele, dove all'aperto stanno rinunciando alle
mascherine, non possiamo ancora seguirlo perché noi raggiungeremo
l'immunità di gregge solo in autunno. E comunque è probabile, per
prudenza, che le mascherine possano essere necessarie per tutto il
2021", ha spiegato.
Le vaccinazioni procedono molto velocemente, "questa è una buona
notizia, effettivamente c'è stata una accelerazione e ci fa ben
sperare. Ma ricordiamoci che per essere in sicurezza dobbiamo avere
somministrato la doppia dose a 42 milioni di italiani e che,
comunque, trascorre un mese tra la seconda iniezione e lo sviluppo
dell'immunità massima, al di là dell'eccezione Johnson&Johnson
che è monodose. Possiamo essere ottimisti, questa estate per le
vacanze avremo molte opportunità di svago e libertà, ma dobbiamo
mantenere alta l'attenzione perché l'esperienza dell'anno scorso
qualche cosa ci deve insegnare".
Alla domanda su cosa succederà questa estate quando arriveranno
anche turisti dall'estero, "per i viaggiatori da Paesi dell'Unione
europea o da nazioni come gli Stati Uniti penso che possiamo essere
tranquilli, gli standard dei test o gli attestati di avvenuta
vaccinazione sono affidabili. Inoltre, per i Paesi Ue ricordiamoci
sempre che il 12 giugno ci sarà il certificato sanitario
europeo".
Sui centri vaccinali nelle località di vacanza "possono essere
utili, ma non risolutivi. Se sono in ferie in una regione
differente da quella in cui risiedo, come faccio a vaccinarmi lì?
Rischio di pesare su un sistema regionale differente, andrebbero
organizzati sistemi di compensazione nella distribuzione nelle
dosi, è complicato. Per quanto riguarda la messa in sicurezza con
vaccinazione di massa delle località turistiche, sono perplesso: in
Grecia è più semplice, perché basta vaccinare nelle isole. In
Italia praticamente tutto il Paese è di interesse turistico, perché
intervieni in una località e non in un'altra?".
Alla domanda se si aspetta una ripresa del contagio dopo le
riaperture del 26 aprile, "lo vedremo solo a metà maggio, adesso è
troppo presto per rispondere. Oggi, semmai, possiamo vedere solo
l'effetto del rientro a scuola in presenza. Voglio essere molto
chiaro: se i comportamenti non saranno rigorosi, un nuovo aumento
dei casi che costringerà a conseguenti chiusure sarà inevitabile. E
non si può neppure pensare che tutto debba dipendere dai controlli
del Ministero dell'Interno, delle forze dell'ordine. Puoi vigilare
sulle strade e sulle piazze, ma più di tanto non potrai mai
fare".
"Il problema -ha spiegato- è rappresentato dalla scarsa
attenzione nei comportamenti personali, molto passa dal senso di
responsabilità di ogni cittadino. Purtroppo le immagini di questa
settimana, fino ad arrivare, come dicevo, agli assembramenti in
piazza Duomo a Milano per la festa dello scudetto dell'Inter, mi
fanno pensare che il rischio di una ripresa dei contagi possa
essere molto alto. Non c'è più la percezione del pericolo del
Covid, vengono considerati normali i 200-300 morti al giorno.
Questo è un problema perché favorisce la trasmissione del
virus".
vs
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May 03, 2021 02:09 ET (06:09 GMT)
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