I lavori di realizzazione della prima fase di The Sign,
l'innovativo business district di Covivio dedicato alle grandi
aziende, a Milano e ai suoi cittadini, sono stati completati, dando
vita a un complesso costituito da tre edifici a prevalente
destinazione direzionale che contribuisce a disegnare il nuovo
skyline della città.
Sviluppato su progetto della società di progettazione integrata
Progetto CMR, The Sign riqualifica un ex sito industriale degli
anni Cinquanta supportando la rigenerazione urbana che sta
coinvolgendo l'intera area urbana a sud-ovest di Milano,
caratterizzata da gran fermento culturale e creativo.
Oggetto dell'intervento è il recupero dell'ex Fonderia Vedani e
la sua successiva riconversione in un nuovo complesso mixed-use,
costituito da tre edifici direzionali da 9, 11 e 3 piani fuori
terra ciascuno, da una piazza asservita a uso pubblico e da spazi
verdi, per una superficie complessiva di oltre 27.000 mq (GLA).
"Questo progetto è un nuovo importante tassello per la
riqualificazione di questa porzione di città", conferma
l'architetto Massimo Roj, Amministratore Delegato di Progetto CMR.
"Quasi due anni fa siamo arrivati noi di Progetto CMR nel nostro
nuovo Headquarter di via Russoli 6, e ora siamo felici di avere dei
nuovi 'vicini', i dipendenti che andranno a popolare The Sign.
Questo quartiere sarà sempre più vivo, architettonicamente
all'avanguardia e sostenibile, perfettamente in linea con il nuovo
volto di Milano".
Nella realizzazione di The Sign hanno giocato un ruolo
determinante due elementi chiave in tutti i progetti di
rigenerazione urbana di Covivio, ovvero il desiderio di
integrazione e di connessione con il quartiere circostante e il
raggiungimento di alti standard di sostenibilità e vivibilità dei
nuovi spazi.
Alexei Dal Pastro, Amministratore Delegato Italia di Covivio, ha
commentato: "questi obiettivi sono stati raggiunti grazie all'ampia
zona verde prevista dal progetto e alla piazza di circa 4.000 mq,
entrambi aperti alla comunità, alla riqualificazione di via Carlo
Bo, che è stata resa pedonale, e al miglioramento della viabilità
con il completamento di via Santander. Questi elementi del
progetto, insieme alla presenza in loco di importanti
multinazionali, come Aon e NTT Data, che hanno già scelto The Sign,
e al vicino Campus dell'Università Iulm, faranno sì che la zona
diventi un polo di aggregazione inclusivo, sostenibile e ancora più
attrattivo".
Completato nel 2020, il primo degli edifici ospita il nuovo
Headquarter di Aon, mentre gli altri due immobili per un totale di
ca. 17.400 mq (GLA) sono prelocati, per quanto riguarda la
componente uffici, a NTT Data, e saranno consegnati al tenant entro
fine Aprile.
Enrico Vanin, Amministratore Delegato di Aon S.p.A e di Aon
Advisory and Solutions S.r.l., ha commentato: "abbiamo scelto di
stabilire il nostro headquarter italiano presso il complesso The
Sign, perché lo riteniamo un bellissimo progetto di rigenerazione
urbana, che porterà nuova linfa al quartiere, e siamo onorati di
poter dare il nostro contributo allo sviluppo di quest'area. La
nuova sede rappresenta appieno l'anima di Aon e i suoi valori, è la
raffigurazione del nostro Gruppo che si fonda sull'inclusività e la
sostenibilità sociale, ambientale ed economica, e in cui
l'innovazione è una componente del nostro DNA e alla base del
nostro business model. Questo fantastico building racchiude e
valorizza la nostra essenza".
"In NTT DATA, le persone sono al centro del business", ha
aggiunto Walter Ruffinoni, CEO di NTT DATA Italia ed EMEA. "Questo
è il motivo per cui negli ultimi anni abbiamo deciso di investire
significativamente sulle nostre risorse e sul nostro team,
nell'ottica di trasformare radicalmente modelli e paradigmi
lavorativi. È in questo quadro che si inserisce la scelta di
collocare il nuovo HQ di NTT DATA a Milano presso il business
district di Covivio, decisione giustificata dalle caratteristiche
intrinseche di The Sign: sostenibilità, flessibilità e innovazione,
nonché vicinanza con i centri universitari e con i poli di ricerca.
Gli spazi interni, progettati con il supporto dei nostri designer,
sono stati ulteriormente configurati in chiave flessibile, con
l'obiettivo di valorizzare al massimo la libertà espressiva dei
nostri dipendenti consentendo alle singole individualità di
relazionarsi in modo fluido ed efficiente".
Elemento caratterizzante di The Sign è il SEGNO, un filo
conduttore che unisce visivamente i tre edifici e gli spazi
pubblici. Il segno si origina dall'arrivo del flusso pedonale alla
fermata della metropolitana di Romolo, attraversa i tre edifici, la
piazza, e si declina in un percorso definito da materiali e tracce
di luce nella pavimentazione. Nelle facciate si ritrova nel
luminoso curtain wall vetrato che si affaccia tra le interruzioni
della 'pelle' metallica. Nelle sistemazioni esterne la
pavimentazione in pietra chiara assume una colorazione più scura
rotta da una vena luminosa realizzata mediante un sistema LED.
Questo unico semplice gesto tiene unito l'intervento, lo ricuce con
il contesto e lo rende riconoscibile.
Massimo Roj sottolinea che "l'architettura del nuovo complesso
vuole trasmettere visivamente il valore innovativo del progetto: i
tre corpi di fabbrica sono accomunati da una facciata fortemente
contemporanea, una serie di pattern dorati che si alternano alle
trasparenze del vetro in una sequenza cangiante a seconda della
luce nelle diverse ore della giornata e nelle diverse stagioni. La
progettazione della facciata, e di tutto il building, ha
rappresentato una sfida progettuale importante, resa efficiente
grazie alla tecnologia BIM - Building Information Modeling, utile
ed efficace anche per la gestione dell'immobile".
Studiato per raggiungere la certificazione LEED Platinum e il
livello Good della Biodivercity Label, il progetto prevede
soluzioni per incrementare la vivibilità del sito, unite a sistemi
per una gestione efficiente delle risorse utilizzate dal complesso,
come l'acqua e l'energia: rete duale, recupero dell'acqua meteorica
per l'irrigazione, tetti verdi, impianti refrigeranti innovativi,
soluzioni per il miglioramento della qualità dell'aria e del
benessere termico all'interno degli edifici. Inoltre, verranno
utilizzate piante autoctone per le aree a verde, così come legno
proveniente da foreste certificate.
alb
alberto.chimenti@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
April 19, 2021 04:34 ET (08:34 GMT)
Copyright (c) 2021 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Banca Intermobiliare (BIT:BIM)
Storico
Da Mar 2024 a Apr 2024
Grafico Azioni Banca Intermobiliare (BIT:BIM)
Storico
Da Apr 2023 a Apr 2024