Petrus Advisers Ltd., azionista del Credito Valtellinese, ha dichiarato in una lettera indirizzata al Cda e all'amministratore delegato della banca valtellinese che non offrirà le sue azioni nell'ambito dell'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria promossa da Credit Agricole Italia poiché l'attuale prezzo di 10,50 euro per azione "è inadeguato".

"Dopo aver condotto una serie di diversi scenari di valutazione, riteniamo che l'offerta di 10,50 euro per azione sia inadeguata, poiché è di natura opportunistica e sottovaluta notevolmente il Credito Valtellinese", ha affermato nella lettera Petrus Advisers.

La società di investimento con sede a Londra - scrive Dowjones - ha dichiarato di stimare il valore equo del Credito Valtellinese su base autonoma superiore a 14 euro per azione e ha invitato il Cda a nominare consulenti finanziari per una "attenta revisione di tutte le alternative strategiche".

L'offerta promossa lunedì prevede un investimento di 737 milioni di euro, un premio del 21,4% sul prezzo del Credito Valtellinese a partire dal 20 novembre.

Petrus Advisers ha affermato che tale premio è molto inferiore al premio medio di circa il 25%-35% per operazioni di M&A comparabili in Italia.

Credit Agricole ha dichiarato lunedì che si aspetta che l'accordo accresca i suoi utili per azione entro il 2022, mentre si prevede che l'impatto negativo preliminare stimato sul suo coefficiente di capitale primario di classe 1 rimanga al di sotto di 20 punti base al termine.

La banca francese ha anche affermato che Credit Agricole Italia presenterà il documento di offerta pubblica di acquisto all'autorità di regolamentazione del mercato italiano Consob entro le prime due settimane di dicembre, con regolamento previsto per maggio 2021.

Come rilevato ieri da MF-Dowjones il nodo a questo punto è rappresentato dal prezzo. Una prima valutazione di superficie, sul prezzo, è stata fatta dal Cda pur senza arrivare a una delibera in merito (un Cda sotto Opa difficilmente può esprimersi prima del prospetto d'offerta). Verosimilmente il Cda avrà discusso della lettera ricevuta dal fondo azionista e in molti sono pronti a scommettere che

la banca punterá a ottenere un rialzo del prezzo e in generale al

miglioramento delle condizioni di offerta anche se in molti osservatori

hanno fatto notare che un'offerta interamente cash è proposta rara di

questi tempi.

Intanto il Cda di Creval ieri ha dato mandato all'a.d. Luigi Lovaglio di intesa con il presidente, di nominare gli advisor finanziari e legali che assisteranno il Consiglio di Amministrazione di Creval nello svolgimento delle attivitr di propria competenza. Il Board intanto esaminando l'offerta l'ha definita "inattesa e non concordata", dando un preciso messaggio al management di Credit Agricole, al mercato e agli azionisti.

cce

MF-DJ NEWS

2611:16 nov 2020

 

(END) Dow Jones Newswires

November 26, 2020 05:19 ET (10:19 GMT)

Copyright (c) 2020 MF-Dow Jones News Srl.