DAN Danieli & C Officine Meccaniche Spa

"Oggi siamo self standing, se ci fossero aziende leaders le acquisiremmo per aumentare il pacchetto culturale del gruppo. Non abbiamo nulla in vista, purtroppo. Ma Abs punta a acquisizioni su scala europea, tra i maggiori operatori negli acciai speciali. Da cenerentola ne vogliamo fare una principessa".

Lo ha detto in un'intervista ad Affari & Finanza di Repubblica Gianpietro Benedetti, presidente di Danieli, gruppo che 20 anni fa ha intrapreso un processo di internazionalizzazione e oggi ha le tre maggiori fabbriche in India, Cina, Thailandia; altre più piccole in Russia, Germania e altre ancora minori in Usa, Brasile e Svezia. E poi va tenuto in conto il libro delle acquisizioni messo assieme negli ultimi 20 anni con le svedesi Morgan e Sund, l'olandese Corus, la statunitense Weand United, la inglese Recycling, la genovese Tele Robot (si occupa di automazioni per cambiare pezzi in centrali atomiche), la torinese Fata Hunter (energia solare).

"Adesso abbiamo 160 milioni da investire nei prossimi due anni per portare il fatturato a 1,2-1,4 miliardi e finalmente distribuire utili. Perché in Abs abbiamo realizzato un forno elettrico ad alta efficienza, un vero impianto pilota". L'efficienza è anche nel fatto che le acciaierie a carbone pagano 20 euro di tasse per tonnellata di CO2 emessa (tassa che incide circa il 5% sul prezzo di vendita). Nel 2030 l'imposizione fiscale sarà raddoppiata e dunque l'impianto a carbone non sarà più competitivo. Per esempio, un "forno datato" come la Ilva di Taranto con il suo ciclo integrale a carbone, ha emissioni tali da finire fuori mercato.

Proprio sull'Ilva di Taranto, Benedetti ha ricordato che "da 6 anni presentiamo progetti per la riconversione di Taranto. Adesso siamo in campo con Leonardo e Saipem, con investimenti per 6 miliardi. Con l'idrogeno di Saipem arriveremo a zero emissioni a fine revamping, con la nostra tecnologia avremo tre step, uno ogni 2-3 anni, e già dal primo con il forno elettrico ridurremo il 30-40% delle emissioni. Avremo metà della CO2 di uno stabilimento simile in Austria, a Linz, dove nessuno pensa di chiudere l'impianto ma di migliorarlo ogni anno".

"In piena umiltà, dico che siamo gli unici a interpretare la nuova generazione di acciaieria che declina il concetto green steel. Siamo fiduciosi, la prospettiva è buona anzi challenging", ha dichiarato. "Stiamo affermando le nostre tecnologie, esito di idee e di sperimentazioni al centro ricerche e messe a punto che arrivano sul mercato dopo 5-10 anni. Questo il vantaggio temporale che dobbiamo mantenere", ha concluso.

pev

(END) Dow Jones Newswires

April 12, 2021 03:52 ET (07:52 GMT)

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