Economia: non solo oil&gas per l'Italia in Turkmenistan
20 Febbraio 2018 - 4:33PM
MF Dow Jones (Italiano)
Diversificazione e modernizzazione economica, nonché
attrazione di maggiori investimenti diretti esteri sono al
centro del
programma di sviluppo del Governo del Turkmenistan per il
periodo
2018-2024. Porte aperte per gli investimenti italiani non solo
nel
comparto tradizionale dell'oil&gas ma anche nella chimica,
nel tessile,
nell'edilizia e nelle infrastrutture.
E' quanto è emerso nel corso dell'Italian Turkmen Business Forum
che si
è tenuto stamattina a Roma, presso la sede di ICE-Agenzia,
durante il
quale sono stati analizzati i settori al centro della rinascita
turkmena
in cui potrebbero emergere opportunità interessanti per le
nostre imprese.
A oggi sono 70 le aziende che operano stabilmente nel Paese.
La
principale è ENI che è presente da oltre 10 anni, estrae ogni
giorno
10.000 barili di petrolio dal giacimento di Burun e, a
dimostrazione
dell'impegno nel Paese, ha inaugurato a fine giugno un Training
Center ad
Ashgabat. Lo scopo del centro è quello di promuovere e favorire
la
formazione nel settore dell'oil&gas facilitando così
l'accesso a nuove
tecnologie e a nuovi metodi di ricerca e studio.
A livello commerciale il Turkmenistan rappresenta un partner
strategico
per l'Italia come è dimostrato dalla crescita dell'interscambio
che in
circa 10 anni è passato dai 188 milioni di euro del 2007 ai 605
milioni
del 2016. Nei primi 8 mesi del 2017 l'Italia si è inoltre
piazzata al
settimo posto della classifica dei Paesi fornitori mentre è al
3° come
cliente dell'export turkmeno (nel 2016 era seconda dietro la
Cina ma prima
rispetto a Turchia e Russia).
cos
(END) Dow Jones Newswires
February 20, 2018 10:18 ET (15:18 GMT)
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