Energia: Botta (Saipem), post Covid cambiamento strutturale industria
24 Settembre 2020 - 04:13PM
MF Dow Jones (Italiano)
"Stiamo assistendo ad un cambiamento strutturale nell'industria
energetica a seguito della pandemia Covid-19 che ha colpito
l'economia globale e la società in generale. Insieme alla
volatilità dei prezzi del petrolio, sta determinando un'enorme
accelerazione del settore nel percorso verso la transizione
energetica".
Lo ha affermato Fabrizio Botta, manager Global Strategy,
Commercial and Tendering della Divisione E&C Onshore di Saipem
nel corso del Webinar tenutosi oggi in occasione della conferenza
"The New Energy Mediterranean"dal titolo: "New Strategic Priorities
for the Energy Industry in a post Covid Environment".
"La crisi del coronavirus accelererà la transizione energetica a
favore del gas nel mix energetico, in particolare del GNL, come
prodotto intermedio verso modi ancora più sostenibili di produrre
energia. Tuttavia, anche nelle realtà in cui la penetrazione delle
energie rinnovabili è più forte, la quota oil & gas nel mix
energetico resta tra il 30 e il 50%, in uno scenario in cui la
domanda di energia sarà comunque crescente. Ciò implica che
l'oil&gas nei prossimi anni debba puntare in ogni caso a nuovi
investimenti. Più l'industria ritarda tali investimenti più rischia
di raggiungere uno squilibrio tra domanda e offerta, comportando un
rischio per l'intero sistema energetico, che necessita di risorse
come il gas naturale, per stabilizzare la produzione intermittente
da energie rinnovabili, e per produrre l'energia necessaria a
coprire la domanda in crescita dettata da un miglioramento della
qualità della vita e un aumento della popolazione soprattutto nei
paesi in via di sviluppo", continua Botta.
E conclude: "In uno scenario caratterizzato a livello globale
dall'incertezza, in Saipem vogliamo avere un ruolo di primo piano,
per questo abbiamo individuato 4 priorità che rispondono anche alle
esigenze nascenti dei nostri clienti. La prima di queste priorità è
il gas naturale: stiamo pensando a soluzioni che implementino le
potenzialità del gas naturale riducendo le emissioni di CO2 e che
in futuro potrebbero offrire una decarbonizzazione su larga scala.
Poi ci sono le Energie Rinnovabili, soprattutto Eolico Offshore e
Solare con margini diversi rispetto ai tradizionali segmenti
oil&gas, ma con volumi enormi, profili di rischio inferiori e
cicli dei progetti più brevi. La terza priorità è l'idrogeno nella
cui catena di valore abbiamo una significativa esperienza
sviluppata attraverso la raffinazione e la petrolchimica. La nostra
strategia si basa su una combinazione di idrogeno verde accoppiato
con soluzioni energetiche nelle rinnovabili offshore. Infine, la
quarta priorità è la cattura e lo stoccaggio del carbonio in grandi
quantità. Esistono già alcune tecnologie, come il trasporto di CO2
tramite oleodotti. Attualmente ci sono più di 6.500 km di gasdotti
CO2 in tutto il mondo. Tuttavia, in termini di trasporto, ad
esempio tramite navi, e di stoccaggio, possono ancora essere
compiuti molti passi in questa direzione".
com/fch
(END) Dow Jones Newswires
September 24, 2020 09:58 ET (13:58 GMT)
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