Energia: Eni e C., corsa ai bond sostenibili (MF)
16 Ottobre 2020 - 9:03AM
MF Dow Jones (Italiano)
Eni, Erg, Iren, ma anche Fca e Ferrari. Sono solo alcuni dei
possibili emittenti che potrebbero animare il mercato italiano,
adesso che tutte le grandi aziende - non soltanto le utility -
hanno piani guidati dai principi di finanza sostenibile.
Ne è certo James Hay, investment associate di MainStreet
Partners, che ha seguito da vicino le ultime emissioni di Enel
(sustainability bond in sterline) e guarda alle prossime mosse
dell' Eni che dopo il bond ibrido in euro della scorsa settimana
sta pensando a questa categoria di emissioni. A sostegno di questa
tendenza c'è anche il fatto che i green bond cominciano ad andare
stretti. «Sono stati concepiti per consentire agli investitori di
puntare a progetti specifici con benefici ambientali o sociali.
Per molte aziende è stato difficile inquadrare le loro attività
all'interno dei Green Bond Principles», spiega Hay a MF-Milano
Finanza. Quanto ai sustainability-linked bond (slb), «offrono un
approccio alternativo che si basa sul raggiungimento di risultati
mirati. Da quando l'International capital market association ha
pubblicato i princìpi dei bond sostenibili, altre aziende si sono
sentite stimolate a emettere questi bond». Hay porta i casi della
brasiliana Suzano, produttrice di carta, e di Chanel: hanno
entrambe emesso bond legati alla riduzione delle emissioni di
anidride carbonica e agli approvvigionamenti d'energia elettrica da
fonti rinnovabili. Ma cita anche Novartis, «la prima a emettere un
slb non legato all'ambiente, ma al numero di pazienti raggiunti dai
suoi prodotti medicali in Paesi a basso e medio reddito».
fch
(END) Dow Jones Newswires
October 16, 2020 02:48 ET (06:48 GMT)
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