"Vanno rafforzate subito le misure di supporto alle imprese. Anche i contagi rischiano di fare bei danni. Per alcuni settori, come quello alberghiero, siamo di fronte a un lockdown di fatto". Lo dice al Messaggero il viceministro dello Sviluppo economico, Gilberto Pichetto Fratin, convinto che sia questo il momento di difendere la ripresa e la manifattura italiana. Anche con misure da tempi di guerra.

Uno scostamento di bilancio subito "credo che sarà necessario. Ma inutile avanzare ipotesi anche sull'entità se prima non si fa un'analisi puntuale della situazione e degli effetti. Cosa che è in corso. Certamente a giudicare dalle richieste di aiuto che arrivano dalle imprese -spiega- il quadro è abbastanza desolante".

Alla domanda su cosa si potrebbe fare subito per dare davvero una boccata di ossigeno alla manifattura, "la prima proposta -prosegue- è quella di utilizzare gli extra-profitti delle società che producono energia idroelettrica per calmierare i prezzi. A fronte di questo si può proporre loro un prolungamento delle concessioni in scadenza. Un modo utile oltretutto per evitare di aprire le gare anche all'appetito di investitori senza scrupoli cinesi e americani".

Le imprese energivore chiedono anche uno sforzo in più in termini di defiscalizzazione, "è un altro strumento da potenziare nell'immediato, insieme all'ulteriore azzeramento degli oneri di sistema. Poi andrebbero messi in campo strumenti di medio termine, come un grande accordo con l'Africa, per grandi impianti di energia solare da importare in Europa. Infine, va senz'altro utilizzato il nostro gas. Alcuni miliardi di metri cubi, fino a raddoppiare e arrivare ad almeno 8-10 miliardi di metri cubi la capacità attuale, potrebbero essere utilizzati in relativamente poco tempo".

Quella di utilizzare il nostro gas è la linea annunciata dal premier Draghi e dal ministro Cingolani, "sì, ma facciamolo. Siamo in guerra e il governo deve farsi valere. Altrimenti -sottolinea- alcune imprese chiuderanno. Altre dovranno ridurre i consumi. Oppure si dovrà produrre di notte pur di risparmiare qualcosa? Se non agiamo subito dovremo unire il Mise con il ministero del lavoro, perché ci troveremo a trattare solo crisi".

Al di là del caro-gas e del caro-materie prime, a mettere in crisi tutti si è unita l'impennata dei contagi. "Il governo è intervenuto in maniera sostanziosa, ma dovrà farlo ancora. Certamente dovrebbero essere prorogate le misure di sostegno al credito per le Pmi, a partire dal sistema delle garanzie. Inoltre, accanto ai ristori va studiato un modo per aiutare le imprese ad affrontare le assenze di personale legate a contagi e quarantene. Penso a dei voucher straordinari per reperire personale a tempo determinato. Attenzione, però, deve essere azzerata la burocrazia. Si deve permettere alle aziende di far fronte immediatamente alle assenze. Sono piene di ordini, non possono fermarsi per i contagi", conclude.

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January 12, 2022 03:09 ET (08:09 GMT)

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