Energia: la Toscana avvia la multiutility (MF)
11 Dicembre 2020 - 08:51AM
MF Dow Jones (Italiano)
La necessità per il territorio del Centro Italia di avere una
grande realtà dei servizi potrebbe essere presto soddisfatta.
Si prepara a vedere infatti la luce una multiutility della
Toscana, nuovo polo dei servizi che mira a raggruppare alcune delle
principali municipalizzate regionali del settore. Obiettivo finale
sarà l'approdo a Piazza Affari, con un'operazione che consentirà
contestualmente di liquidare i soci privati, raccogliendo circa 500
milioni. Da Estra a Publiacqua ad Alia, fino al possibile ingresso
nel perimetro da parte di Toscana Energia (Italgas) e di Sei
Toscana (Iren), il progetto di aggregazione darà vita a «una public
company con 2,5 miliardi di ricavi», ha spiegato il sindaco di
Firenze Dario Nardella durante la presentazione del progetto,
sottolineando che l'iniziativa coinvolge sin da subito i Comuni di
Prato ed Empoli ma che rimane appunto aperta a ulteriori
partner.
Lo schema d'azione tratteggiato prevede che inizialmente le
varie quote pubbliche detenute nelle multiutility locali vengano
conferite a una holding a carattere prettamente pubblico che «si
finanzierà tramite il ricorso al mercato», vale a dire attraverso
un'Ipo, «senza chiedere ulteriori risorse alle società», ha
spiegato ancora Nardella. La newco sarà quindi creata e guidata dai
Comuni, che procederanno poi a mettere sul mercato fino al 49% del
capitale: gli azionisti saranno selezionati in base a requisiti di
sensibilità ambientale e ottica di lungo termine, allargando la
platea anche a cittadini, consumatori, dipendenti e fondazioni
territoriali. Sarà garantito il livello occupazionale, che anzi
potrebbe essere potenziato. Inoltre, la capacità di investimento
sarà notevolmente maggiore, i servizi offerti saranno più moderni e
di migliore qualità e le tariffe scenderanno. «Il vantaggio sarà
avere un interlocutore unico sui servizi pubblici, partendo da
acqua e rifiuti per arrivare all'energia», aggiunge ancora il primo
cittadino del capoluogo, sottolineando come il progetto sia «aperto
a tutto il territorio toscano e a quanti vogliono aderirvi e
consentirà di avere risorse per investimenti di 1,5 miliardi in più
rispetto a oggi».
Dopo il memorandum sottoscritto ieri dai sindaci dei Comuni di
Firenze, Empoli e Prato, a gennaio 2021 saranno stesi gli atti di
indirizzo dei Comuni coinvolti, per poi passare (tra febbraio e
aprile) all'approvazione degli atti propedeutici al progetto e alla
definizione del primo perimetro territoriale e dei relativi
conferimenti di partecipazioni, per poi arrivare al periodo
maggio-dicembre 2021 con l'implementazione del progetto e la
ridefinizione dell'accordo con Acea (che detiene una piccola quota
in Publiacqua), l'apertura al mercato dei capitali e la
strutturazione della holding. Il tutto per garantire l'operatività
della multiutility della Toscana a gennaio 2022. In attesa che
vengano ufficializzati gli advisor dell'operazione, è stato già
individuato l'executive manager che guiderà la realtà, Alberto
Irace, ex ad proprio dell'utility controllata dal Comune di
Roma.
fch
(END) Dow Jones Newswires
December 11, 2020 02:36 ET (07:36 GMT)
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