La soluzione contro il caro energia potrebbe essere quella di applicare uno sconto in bolletta: solo così famiglie e imprese potrebbero avere un sollievo immediato sui propri bilanci. L'optimun, scrive Il Messaggero, sarebbe se la percentuale di sconto si avvicinasse il più possibile a quella degli ultimi rincari. Ma non è facile, perché il delta sarebbe tutto a carico delle casse dello Stato. E visto che si parla di una cifra consistente -"una sorta di mini-finanziaria", sottolineano alcune fonti al giornale- sarebbe necessario avere l'ok dal Parlamento per lo scostamento di bilancio.

Nei vari livelli governativi in queste ore si lavora sulle misure da mettere in campo per contrastare il caro-energia. Calcoli e simulazioni. Ipotesi con pro e contro. Si ragiona e si cerca una soluzione, ben sapendo che il tempo è nemico. Più si lascia correre più si mette a rischio la ripresa economica. Il tentativo è quello di varare i primi provvedimenti già giovedì, in occasione del prossimo Consiglio dei ministri e insieme al decreto Ristori che dovrebbe mettere sul piatto un miliardo per i settori più colpiti dall'ultima ondata della pandemia, turismo in primo luogo, ma anche discoteche, settori dello sport e dello spettacolo.

Sulla cifra a disposizione per affrontare il caro-energia si stanno facendo ancora i calcoli: il primo pacchetto di provvedimenti potrebbe movimentare tra i 3 e i 4 miliardi di euro. Ma poi ne arriverebbero altri.

Mercoledì le organizzazioni più rappresentative delle imprese e dei settori particolarmente energivori (Confindustria, Confindustria ceramica, Confindustria energia, Aicep, Federbeton, Assocarta, Assovetro, Assomet, Federacciai, Assofond, Federchimica, Federalimentare, Interconnector energy italia, Federlegno Arredo, Anima, Anfia) si collegheranno in videoconferenza con il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti. Verrà fatta una prima ricognizione ufficiale degli impatti del caro-bollette sui conti delle imprese e saranno raccolti suggerimenti tecnici finanziari sul come affrontare quella che è ormai diventata un'emergenza nell'emergenza.

Resta il problema di dove reperire le risorse necessarie nell'immediato. Per coprire la nuova sospensione degli oneri che i consumatori pagano per le rinnovabili in bolletta, si pensa all'emissione di bond dedicati. Sul tavolo anche una riedizione della Robin tax, la tassazione dei profitti delle società energetiche che hanno realizzato alti guadagni. Un contributo di solidarietà, insomma, da parte di quelle imprese che con queste altalene dei prezzi hanno riempito i loro forzieri, i famosi extra-profitti di cui ha parlato il premier Draghi in più di una conferenza stampa. Il provvedimento, nel caso, deve essere studiato molto bene, visto che in passato "il contributo di solidarietà" è già stato dichiarato incostituzionale.

Allo studio dell'esecutivo anche un intervento "non oneroso" sui proventi delle aste per la Co2. Sullo sfondo resta poi anche la richiesta di concedere le autorizzazioni per raddoppiare l'estrazione di gas nei giacimenti già esistenti nell'alto Adriatico.

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January 17, 2022 02:42 ET (07:42 GMT)

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