Il gruppo Eni accelera sulla cessione degli asset

australiani, processo che entra nella seconda fase della gara competitiva,

cioè quella che porterà alle offerte vincolanti. Lo scrive Il Sole 24 ore

spiegando che al lavoro c'è l'advisor, la banca d'affari statunitense

Citigroup. Le attività in questione avrebbero una valutazione di circa un

miliardo di dollari.

Tra i soggetti in gara ci sono sia gruppi infrastrutturali sia

strategici: tra i grandi gruppi finanziari in corsa ci sarebbero la

divisione Morgan Stanley Infrastructure e l'australiano Macquarie Group

(che sarebbe in partnership con Neptune Energy Partners), come pure il

gruppo indonesiano MedcoEnergi e, anche multinazionali come Apa, Eni, in

fase due la vendita degli asset targati Australia Beach Energy e Roc Oil,

controllata dal fondo d'investimento cinese Fosun International Group.

Il portafoglio, oggetto della trattativa, comprende sviluppi energetici

nel gas come il Blacktip Gas Project e l'impianto Yelcherr. Sul tavolo ci

sono anche l'11 per cento del pacchetto azionario nel progetto Darwin Lng,

per lo sviluppo e l'estrazione di gas al largo delle coste australiane, ma

anche altre aree come il Bayu Udan e il giacimento di Evans Shoal e

Barossa. Eni ha iniziato a operare nel Paese nel 2000 e oggi è attiva nel

settore exploration&production tramite la consociata Eni Australia Ltd.

L'operazione, se andrà in porto, va vista all'interno della strategia

del gruppo italiano di cessione delle attività non considerate più core

business, soprattutto alla luce della necessità di generare cassa, in un

periodo come quello attuale, caratterizzato da una congiuntura difficile.

alu

 

(END) Dow Jones Newswires

September 15, 2020 03:22 ET (07:22 GMT)

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