Fiera Mi chiude il 2020 con una perdita netta di 34,2 milioni di euro, rispetto ad un utile netto di 34,3 milioni del 2019.

I ricavi, spiega una nota, sono pari a 73,6 milioni di euro rispetto ai 279,7 milioni del 2019. L'Ebitda e ' di 10,4 milioni di euro rispetto a 106,1 milioni del 2019, all'interno dell'intervallo (8-12 milioni di euro) indicato al mercato nello scorso mese di dicembre. L'Ebit si attesta a -34,3 milioni di euro rispetto ai 59,6 milioni del 2019. La Posizione finanziaria netta, ante effetti IFRS 16, vede un indebitamento netto di 23,9 milioni di euro rispetto ad una disponibilità netta di 68,3 milioni al 31 dicembre 2019.

"Si chiude un anno nel quale l'operatività e, di conseguenza, i risultati economicofinanziari sono stati significativamente impattati dalla prolungata sospensione delle attività fieristiche e congressuali. Lo scorso mese di febbraio abbiamo presentato il Piano Strategico CONN.E.C.T. 2025 nel quale abbiamo definito le linee guida che ci accompagneranno nei prossimi anni per competere in un mercato di riferimento in rapida evoluzione e per confermare il ruolo di Fiera Milano quale player di riferimento del settore. Sebbene gli sviluppi dell'emergenza epidemiologica e i tempi delle campagne vaccinali rendano incerto lo scenario di breve termine, con il nuovo piano abbiamo posto le basi per la ripartenza. Inoltre, i finanziamenti recentemente ottenuti, per un importo complessivo pari a 82 milioni di euro, ci consentono di rafforzare la flessibilità finanziaria in attesa di tornare ad una situazione di piena operatività e di dare sostegno all'esecuzione del Piano Strategico", ha detto l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fiera Milano, Luca Palermo.

Secondo il management, l'estrema incertezza sull'evoluzione epidemiologica rende complessa e soggetta a forte aleatorietà l'attività previsiva per l'anno in corso. Da una parte l'inizio delle campagne vaccinali nella maggior parte dei Paesi avanzati costituisce un concreto passo in avanti nella lotta per debellare il virus, dall'altra la recente diffusione delle c.d. "varianti" del Covid-19 (inglese, brasiliana, sudafricana) introduce un ulteriore elemento di incertezza la cui reale portata è 5 ancora pienamente da valutare. Il quadro descritto non permette di valutare con esattezza le tempistiche di ritorno all'operatività fieristica e congressuale, ad oggi stimata a maggio-giugno del corrente anno, in quanto i provvedimenti governativi che condizionano la riapertura delle strutture espositive sono influenzati dall'andamento della pandemia. Nel nuovo piano strategico vengono quindi delineati due possibili scenari. Nel caso di una ripartenza delle manifestazioni in presenza nel secondo trimestre 2021 si prevede un fatturato annuo nell'ordine di 180-200 milioni di euro (stimando una capacità espositiva netta di circa 1 milione di metri quadrati), un Ebitda in un range di 40 e 50 milioni di euro ed una posizione finanziaria netta ante effetti IFRS 16 compresa fra 5 e -5 milioni di euro.

Qualora, invece, l'emergenza sanitaria non dovesse terminare nel breve periodo, compromettendo quindi la possibilità di confermare gli eventi programmati nei mesi di maggio e giugno, la ripresa delle attività avverrebbe a partire dal mese di settembre. In tal caso il fatturato atteso sarebbe compreso fra 160 e 180 milioni, a causa della perdita di circa 100mila metri quadrati, l'Ebitda sarebbe compreso in un range di 35-45 milioni di euro mentre la posizione finanziaria netta (indebitamento) ante effetti IFRS 16 sarebbe compresa fra 0 e 10 milioni di euro. Entrambi gli scenari non includono, prudenzialmente, gli effetti di una nuova revisione dei contratti di locazione in essere con la Fondazione Fiera Milano e solo in misura marginale eventuali contributi governativi in regime di de minimis.

Il Gruppo, alla luce dei nuovi finanziamenti per complessivi 82 milioni di euro ottenuti nel mese di febbraio 2021, dispone oggi di risorse finanziarie adeguate a coprire i fabbisogni di breve e medio periodo, anche tenendo conto del contesto economico generale, tuttora caratterizzato da una situazione di incertezza circa l'evoluzione dell'epidemia Covid-19. Il Piano Strategico 2021- 2025 evidenzia che, con la ripresa delle attività fieristiche, il Gruppo sarà in grado di generare flussi di cassa adeguati al rimborso dei finanziamenti ricevuti, nel rispetto dei covenant concordati, pur non potendo escludere ulteriori rinvii e conseguenti variazioni del calendario fieristico e congressuale, con relativi impatti sulla situazione economica e finanziaria della Società e del Gruppo. Sulla base di quanto sopra descritto con riferimento alle previsioni economiche di budget e piano e tenuto conto delle previsioni di andamento del capitale circolante e della situazione finanziaria e patrimoniale, il bilancio d'esercizio e consolidato sono stati redatti nella prospettiva della continuità aziendale. Il Consiglio d'Amministrazione continuerà a monitorare l'impatto della pandemia da Covid-19 sull'andamento economicofinanziario e sulla stabilità patrimoniale della Società e del Gruppo.

MF-DJ NEWS

1514:02 mar 2021

 

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March 15, 2021 09:05 ET (13:05 GMT)

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