Fiera Mi: in piano Ebitda 2025 atteso tra 110 e 120 mln
23 Febbraio 2021 - 8:47AM
MF Dow Jones (Italiano)
Il Cda di Fiera Mi ha approvato il Piano Strategico 2021-2025
che copre la differente evoluzione del calendario fieristico
nell'orizzonte temporale di riferimento.
Al termine del quinquennio, spiega una nota, il Piano assume di
raggiungere ricavi nell'ordine di 290-310 milioni di euro,
superiori rispetto ai 280 milioni di euro conseguiti nel 2019 e
nonostante una minor superficie netta espositiva in Italia (-12%
rispetto al 2019, a parità di calendario). L'Ebitda è atteso in un
range compreso fra 110 e 120 milioni di euro rispetto ai 106
milioni del 2019, mentre la posizione finanziaria netta1 è prevista
negativa (disponibilità netta) in un intervallo compreso fra 75 e
85 milioni di euro rispetto ai 68 milioni di fine 2019 e ad un
indebitamento netto di 24 milioni di fine 2020 (dato
preliminare).
Il Piano, denominato CONN.E.C.T. 2025 (Connections, Exhibitions,
Community, Transformation), ha lo scopo di portare la Società da
una fase ancora condizionata dall'evoluzione della pandemia ad una
di "nuova normalità", confermando e rafforzando il ruolo di Fiera
Milano quale partner strategico a fianco delle imprese nei loro
processi di innovazione, crescita ed internazionalizzazione. La
sostenibilità assume sempre più rilievo nelle scelte di business:
il Piano è orientato alla creazione di valore nel lungo termine per
gli azionisti e tutti gli Stakeholder, in coerenza con le nuove
raccomandazioni del Codice di Corporate Governance.
Secondo il management, l'estrema incertezza sull'evoluzione
epidemiologica rende complessa e soggetta a forte aleatorietà
l'attività previsiva per l'anno in corso. Vengono quindi presi in
considerazione due scenari. Lo scenario di base assume la ripresa
delle attività fieristiche e congressuali a partire dal mese di
maggio ed una capacità espositiva netta di circa 1 milione di metri
quadrati. In tale contesto, la riprogrammazione della maggior parte
degli eventi inizialmente previsti nella prima parte dell'anno,
farà sì che il calendario risulti concentrato nel periodo
settembre-dicembre. Qualora, invece, l'emergenza sanitaria non
dovesse terminare nel breve periodo, compromettendo quindi la
possibilità di confermare gli eventi programmati nei mesi di maggio
e giugno, la ripresa delle attività avverrebbe a partire dal mese
di settembre, con un impatto negativo in termini di Ebitda e di
indebitamento finanziario netto stimabile in circa 5 milioni di
euro a causa della perdita di circa 100mila metri quadrati.
Entrambi gli scenari non includono, prudenzialmente, gli effetti di
una nuova revisione dei contratti di locazione in essere con la
Fondazione Fiera Milano e solo in misura marginale eventuali
contributi governativi in regime di de minimis.
Secondo il Presidente di Fiera Milano, Carlo Bonomi, "il Piano
riafferma l'impegno di Fiera Milano al servizio del tessuto
imprenditoriale del Paese e delle filiere industriali espressione
del Made in Italy nel mondo. Siamo pronti ad affrontare le sfide e
a cogliere le opportunità che si presenteranno nel prossimo futuro.
Il Gruppo si conferma una solida piattaforma di
internazionalizzazione e di politica industriale. Il ruolo di Fiera
Milano resta quello di generare valore per le imprese, per
l'occupazione e per il territorio. In questa fase di cambiamento
abbiamo continuato a lavorare in stretta sinergia con tutti gli
organizzatori che ci hanno confermato la determinazione di voler
ripartire con maggior vigore. Fiera Milano è quindi pronta a
sostenere l'intero settore che si conferma sempre più strategico
per la competitività e l'internazionalizzazione delle imprese".
L'Amministratore Delegato e Direttore Generale, Luca Palermo, ha
aggiunto che "Con CONN.E.C.T. 2025 ci proponiamo come hub europeo
in grado di offrire un network globale ed un "one-stop-shop"
focalizzato sui servizi a valore aggiunto che costituiscono un
elemento indispensabile per organizzatori, espositori e visitatori.
Passiamo da un modello di business che si basava principalmente
sugli eventi fisici ad un modello ibrido, nel quale i servizi
fisici saranno affiancati ed arricchiti da innovativi servizi
digitali che miglioreranno la customer experience.
Lavoreremo per rafforzare la dimensione internazionale del
Gruppo e per arricchire il portafoglio delle manifestazioni dirette
e ospitate, facendo leva sull'attrattività di Milano e garantendo
un alto livello di sicurezza e qualità dei nostri quartieri
espositivi sempre più digitali e sostenibili, grazie anche al
supporto degli investimenti di Fondazione Fiera Milano. Le nostre
persone, unite alla trasformazione digitale in atto, saranno una
componente fondamentale per raggiungere gli obiettivi che ci siamo
prefissati migliorando l'efficienza dei processi, il time to
market, l'efficacia del nostro approccio commerciale e la qualità
del prodotto. Presteremo una grande attenzione agli aspetti legati
alla sostenibilità con un focus particolare su cinque ambiti
creando maggior valore per tutti i nostri Stakeholder. Fiera Milano
guarda con fiducia alla ripartenza del settore".
Il Consiglio di Amministrazione ha anche esaminato i dati
preconsuntivi consolidati dell'esercizio 2020, non ancora
assoggettati a revisione legale. I risultati relativi all'esercizio
2020 saranno approvati dal Consiglio di Amministrazione il 15 marzo
2021, così come previsto dal calendario finanziario. I ricavi sono
pari a 74 milioni di euro (rispetto a 280 milioni di euro nel
2019), l'Ebitda a 10,4 milioni di euro (rispetto a 106 milioni di
euro nel 2019), all'interno del range di 8-12 milioni di euro
comunicato al mercato. La Posizione finanziaria netta, ante effetti
IFRS 16 evidenzia un debito netto per 24 milioni di euro, rispetto
ad una disponibilità netta di 68 milioni di euro al 31 dicembre
2019. L'indebitamento finanziario netto comprensivo della lease
liability IFRS 16 ammonta a 477 milioni di euro (rispetto a 405
milioni di euro nel 2019).
Secondo il management i dati preliminari consolidati
dell'esercizio 2020 confermano un andamento della gestione
fortemente condizionato dalla pandemia Covid-19 che ha contratto
fortemente le attività del settore fieristico e congressuale. Per
contrastare gli effetti di questa situazione, la Società ha posto
in essere importanti azioni di riduzione dei costi, relative, tra
gli altri, alla gestione dei quartieri e al personale. In questo
ambito, nel corso del mese di dicembre, Fiera Milano e Fondazione
Fiera Milano hanno concordato una temporanea riduzione dei canoni
di locazione dei siti fieristici di Milano e Rho e del centro
congressi MiCo per l'anno 2020. L'importo complessivo della
riduzione pari a 14 milioni di euro è stato proporzionalmente
allocato sui singoli contratti di locazione in essere tra
Fondazione Fiera Milano, Fiera Milano e Fiera Milano Congressi. Il
calo della posizione finanziaria netta ante effetti IFRS 16 (-92
milioni di euro) è attribuibile alla citata sospensione delle
attività fieristiche, che ha inciso significativamente sulla
generazione dei flussi di cassa.
Infine è stato stipulato con Cassa Depositi e Prestiti un
contratto di
finanziamento da 20 milioni di euro assistito dalla "garanzia
Italia" di Sace sul 90% dell'importo. Il prestito, che scadrà il 31
dicembre 2025 e prevede un periodo di preammortamento di 24 mesi,
si aggiunge e completa l'operazione di rafforzamento finanziario
che ha visto, la scorsa
settimana, la sottoscrizione del finanziamento da 55 milioni di
euro concesso da un pool di primari istituti bancari ed anch'esso
assistito dalla garanzia Sace. Le risorse a disposizione del gruppo
possono poi contare sugli ulteriori 7 milioni di euro concessi
recentemente da Simest
nell'ambito delle disponibilità della sezione del Fondo 394/81 e
che portano a 82 milioni l'ammontare complessivo dei nuovi
finanziamenti ottenuti.
MF-DJ NEWS
2308:30 feb 2021
(END) Dow Jones Newswires
February 23, 2021 02:32 ET (07:32 GMT)
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