Il Cda di Fiera Mi ha approvato il Piano Strategico 2021-2025 che copre la differente evoluzione del calendario fieristico nell'orizzonte temporale di riferimento.

Al termine del quinquennio, spiega una nota, il Piano assume di raggiungere ricavi nell'ordine di 290-310 milioni di euro, superiori rispetto ai 280 milioni di euro conseguiti nel 2019 e nonostante una minor superficie netta espositiva in Italia (-12% rispetto al 2019, a parità di calendario). L'Ebitda è atteso in un range compreso fra 110 e 120 milioni di euro rispetto ai 106 milioni del 2019, mentre la posizione finanziaria netta1 è prevista negativa (disponibilità netta) in un intervallo compreso fra 75 e 85 milioni di euro rispetto ai 68 milioni di fine 2019 e ad un indebitamento netto di 24 milioni di fine 2020 (dato preliminare).

Il Piano, denominato CONN.E.C.T. 2025 (Connections, Exhibitions, Community, Transformation), ha lo scopo di portare la Società da una fase ancora condizionata dall'evoluzione della pandemia ad una di "nuova normalità", confermando e rafforzando il ruolo di Fiera Milano quale partner strategico a fianco delle imprese nei loro processi di innovazione, crescita ed internazionalizzazione. La sostenibilità assume sempre più rilievo nelle scelte di business: il Piano è orientato alla creazione di valore nel lungo termine per gli azionisti e tutti gli Stakeholder, in coerenza con le nuove raccomandazioni del Codice di Corporate Governance.

Secondo il management, l'estrema incertezza sull'evoluzione epidemiologica rende complessa e soggetta a forte aleatorietà l'attività previsiva per l'anno in corso. Vengono quindi presi in considerazione due scenari. Lo scenario di base assume la ripresa delle attività fieristiche e congressuali a partire dal mese di maggio ed una capacità espositiva netta di circa 1 milione di metri quadrati. In tale contesto, la riprogrammazione della maggior parte degli eventi inizialmente previsti nella prima parte dell'anno, farà sì che il calendario risulti concentrato nel periodo settembre-dicembre. Qualora, invece, l'emergenza sanitaria non dovesse terminare nel breve periodo, compromettendo quindi la possibilità di confermare gli eventi programmati nei mesi di maggio e giugno, la ripresa delle attività avverrebbe a partire dal mese di settembre, con un impatto negativo in termini di Ebitda e di indebitamento finanziario netto stimabile in circa 5 milioni di euro a causa della perdita di circa 100mila metri quadrati. Entrambi gli scenari non includono, prudenzialmente, gli effetti di una nuova revisione dei contratti di locazione in essere con la Fondazione Fiera Milano e solo in misura marginale eventuali contributi governativi in regime di de minimis.

Secondo il Presidente di Fiera Milano, Carlo Bonomi, "il Piano riafferma l'impegno di Fiera Milano al servizio del tessuto imprenditoriale del Paese e delle filiere industriali espressione del Made in Italy nel mondo. Siamo pronti ad affrontare le sfide e a cogliere le opportunità che si presenteranno nel prossimo futuro. Il Gruppo si conferma una solida piattaforma di internazionalizzazione e di politica industriale. Il ruolo di Fiera Milano resta quello di generare valore per le imprese, per l'occupazione e per il territorio. In questa fase di cambiamento abbiamo continuato a lavorare in stretta sinergia con tutti gli organizzatori che ci hanno confermato la determinazione di voler ripartire con maggior vigore. Fiera Milano è quindi pronta a sostenere l'intero settore che si conferma sempre più strategico per la competitività e l'internazionalizzazione delle imprese".

L'Amministratore Delegato e Direttore Generale, Luca Palermo, ha aggiunto che "Con CONN.E.C.T. 2025 ci proponiamo come hub europeo in grado di offrire un network globale ed un "one-stop-shop" focalizzato sui servizi a valore aggiunto che costituiscono un elemento indispensabile per organizzatori, espositori e visitatori. Passiamo da un modello di business che si basava principalmente sugli eventi fisici ad un modello ibrido, nel quale i servizi fisici saranno affiancati ed arricchiti da innovativi servizi digitali che miglioreranno la customer experience.

Lavoreremo per rafforzare la dimensione internazionale del Gruppo e per arricchire il portafoglio delle manifestazioni dirette e ospitate, facendo leva sull'attrattività di Milano e garantendo un alto livello di sicurezza e qualità dei nostri quartieri espositivi sempre più digitali e sostenibili, grazie anche al supporto degli investimenti di Fondazione Fiera Milano. Le nostre persone, unite alla trasformazione digitale in atto, saranno una componente fondamentale per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati migliorando l'efficienza dei processi, il time to market, l'efficacia del nostro approccio commerciale e la qualità del prodotto. Presteremo una grande attenzione agli aspetti legati alla sostenibilità con un focus particolare su cinque ambiti creando maggior valore per tutti i nostri Stakeholder. Fiera Milano guarda con fiducia alla ripartenza del settore".

Il Consiglio di Amministrazione ha anche esaminato i dati preconsuntivi consolidati dell'esercizio 2020, non ancora assoggettati a revisione legale. I risultati relativi all'esercizio 2020 saranno approvati dal Consiglio di Amministrazione il 15 marzo 2021, così come previsto dal calendario finanziario. I ricavi sono pari a 74 milioni di euro (rispetto a 280 milioni di euro nel 2019), l'Ebitda a 10,4 milioni di euro (rispetto a 106 milioni di euro nel 2019), all'interno del range di 8-12 milioni di euro comunicato al mercato. La Posizione finanziaria netta, ante effetti IFRS 16 evidenzia un debito netto per 24 milioni di euro, rispetto ad una disponibilità netta di 68 milioni di euro al 31 dicembre 2019. L'indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16 ammonta a 477 milioni di euro (rispetto a 405 milioni di euro nel 2019).

Secondo il management i dati preliminari consolidati dell'esercizio 2020 confermano un andamento della gestione fortemente condizionato dalla pandemia Covid-19 che ha contratto fortemente le attività del settore fieristico e congressuale. Per contrastare gli effetti di questa situazione, la Società ha posto in essere importanti azioni di riduzione dei costi, relative, tra gli altri, alla gestione dei quartieri e al personale. In questo ambito, nel corso del mese di dicembre, Fiera Milano e Fondazione Fiera Milano hanno concordato una temporanea riduzione dei canoni di locazione dei siti fieristici di Milano e Rho e del centro congressi MiCo per l'anno 2020. L'importo complessivo della riduzione pari a 14 milioni di euro è stato proporzionalmente allocato sui singoli contratti di locazione in essere tra Fondazione Fiera Milano, Fiera Milano e Fiera Milano Congressi. Il calo della posizione finanziaria netta ante effetti IFRS 16 (-92 milioni di euro) è attribuibile alla citata sospensione delle attività fieristiche, che ha inciso significativamente sulla generazione dei flussi di cassa.

Infine è stato stipulato con Cassa Depositi e Prestiti un contratto di

finanziamento da 20 milioni di euro assistito dalla "garanzia Italia" di Sace sul 90% dell'importo. Il prestito, che scadrà il 31 dicembre 2025 e prevede un periodo di preammortamento di 24 mesi, si aggiunge e completa l'operazione di rafforzamento finanziario che ha visto, la scorsa

settimana, la sottoscrizione del finanziamento da 55 milioni di euro concesso da un pool di primari istituti bancari ed anch'esso assistito dalla garanzia Sace. Le risorse a disposizione del gruppo possono poi contare sugli ulteriori 7 milioni di euro concessi recentemente da Simest

nell'ambito delle disponibilità della sezione del Fondo 394/81 e che portano a 82 milioni l'ammontare complessivo dei nuovi finanziamenti ottenuti.

MF-DJ NEWS

2308:30 feb 2021

 

(END) Dow Jones Newswires

February 23, 2021 02:32 ET (07:32 GMT)

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