Il business non ha certo subito l'impatto della pandemia. Anzi, la connettività telefonica, soprattutto quella a banda ultralarga è stata avvantaggiata dal lockdown e dallo smartworking. E che il settore sia reputato interessante e in crescita lo dimostrano i miliardi che Macquarie è pronta a mettere sul piatto per rilevare da Enel il 50% di Open Fiber e la più articolata, ma non facile aggregazione tra quest'ultima società e Tim.

Così, in questo scenario c'è un altro player nazionale che in questi mesi autunnali vivrà una evoluzione strategica di non poco conto. Perché, secondo quanto appreso in ambienti finanziari da MF-Milano Finanza, il fondo Searchlight che nel gennaio 2018 aveva rilevato il 49% di Eolo - garantendo 300 milioni per lo sviluppo infrastrutturale sul mercato italiano - sta per avviare il processo di valorizzazione della partecipazione di minoranza. Un percorso che verrà definito entro fine anno e che, da quanto trapela, non passerà dalla quotazione a Piazza Affari del gruppo che fa riferimento all'imprenditore e manager Luca Spada (ha il 51% assieme all'azionista Elmec Group). La way-out di Searchlight avverrà in modo tradizionale: con la vendita della quota a un altro operatore del private equity.

fch

 

(END) Dow Jones Newswires

October 16, 2020 02:56 ET (06:56 GMT)

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