Finanza: PoliMi, Covid accellera digitalizzazione di banche e assicurazioni
02 Dicembre 2020 - 1:12PM
MF Dow Jones (Italiano)
L'emergenza Covid19 ha accelerato la digitalizzazione del
settore finanziario e assicurativo, cambiando esigenze e abitudini
di clienti e PMI nell'interazione con le banche e le assicurazioni,
spingendo gli operatori tradizionali ad aprirsi a collaborazioni
con un ecosistema di startup e attori non finanziari, mentre sono
nate nuove opportunità di business per le nuove imprese innovative
Fintech e Insurtech.
È quanto emerge da un'indagine dell'Osservatorio Fintech &
Insurtech PoliMi. Nel lockdown, si legge in una nota, il 51% dei
clienti italiani ha avuto necessità di interagire con la sua banca
e il 73% di questi si dice soddisfatto del servizio ricevuto grazie
a strumenti digitali, in particolare della possibilità di eseguire
facilmente bonifici e pagamenti online, di interagire con il
personale e di firmare documenti in digitale. Sono meno, il 39%, i
clienti che hanno interagito con la compagnia assicurativa e di
questi il 77% si dice soddisfatto, soprattutto per la facilità di
interazione con l'agente e la semplicità del rinnovo della polizza,
anche se il 23% degli insoddisfatti si lamenta per le difficoltà di
comunicazione.
Nel mese di aprile, i clienti online delle banche sono aumentati
in media del 17% rispetto allo stesso periodo 2019, le transazioni
digitali sono cresciute del 32% e i nuovi clienti acquisiti
digitalmente sono saliti del 75%. Nell'emergenza è cresciuto l'uso
di servizi Fintech e Insurtech, in particolare quelli di identità
digitale (utilizzata dal 48% dei consumatori), di telemedicina
inclusi nella polizza(6%) e di Robo Advisoring (6%), anche se per
alcuni l'effetto potrebbe essere di breve periodo, legato alle
necessità contingenti.
I consumatori italiani confermano la fiducia nelle istituzioni
tradizionali: tra i consumatori che si rivolgerebbero ad almeno un
attore per i vari servizi, il 72% affiderebbe la gestione dei
risparmi e il 65% la richiesta di un finanziamento alla propria
banca, l'83% assicurerebbe la salute con una compagnia
assicurativa. Ma sono sempre più propensi a sperimentare anche
attori meno tradizionali: per piccoli finanziamenti, il 53% si
affiderebbe anche ad attori innovativi, fra cui produttori di
smartphone come Apple e Samsung (21%), startup (19%), siti
eCommerce come Amazon (19%) e aziende internet come Google e
Facebook (17%).
Sono oltre 300 le startup Fintech e Insurtech italiane nel 2020,
capaci di dimostrare una notevole capacità di adattamento alla
crisi: il 54% non ha subito un impatto negativo dopo il primo
lockdown e il 19% nell'emergenza ha colto nuove opportunità di
business. Anche guardando alle startup a livello globale, si aprono
nuove opportunità di collaborazione: oltre metà delle 2.541 startup
Fintech & Insurtech censite a livello mondiale collabora con
imprese non finanziarie (54%), il 32% con realtà del settore
finanziario, il 30% con altre startup.
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0212:57 dic 2020
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December 02, 2020 06:57 ET (11:57 GMT)
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