Finanza: Sapere e formazione, lo swap di Iervolino con Cvc (Mi.Fi.)
20 Settembre 2021 - 9:42AM
MF Dow Jones (Italiano)
La cavalcata che in tre lustri ha portato Danilo Iervolino a
diventare il più giovane europeo al vertice di una università e a
chiudere, nei giorni scorsi, un'operazione stimata verosimilmente
in un totale di 1,5 miliardi di euro, è iniziata con un lungo
soggiorno negli Stati Uniti. È stato lì che il giovanissimo
imprenditore napoletano (ha oggi 43 anni), figlio di un professore,
ha avuto modo di approfondire l'e-learning e la formazione
telematica, modelli che all'epoca, si parla dei primi anni 2000,
iniziavano ad avere una sempre maggiore rilevanza. Nel 2006
l'esperienza statunitense ha preso forma imprenditoriale con la
nascita di Unipegaso, accreditata quell'anno al ministero della
Pubblica istruzione e dell'Università. Merito anche del decreto
Moratti-Stanca, voluto dal governo guidato da Silvio Berlusconi,
che istituiva le università telematiche. Allo stesso Iervolino
piace però ricordare che il progetto, basato sul tentativo di
coniugare apprendimento formale e informale, aveva iniziato a
maturare già due anni prima, quando era appena ventiseienne.
Trascorsi 15 anni dalla fondazione, nei giorni scorsi è avvenuto
il passaggio del 100% della proprietà al fondo britannico Cvc
Capital Partner, reduce dal blitz nella Liga spagnola di calcio. La
società di private equity, che dal 2019 aveva acquistato, per
scelta programmata di Iervolino, già metà del capitale, ha
raggiunto un accordo per il 100% della Wversity, la holding nella
quale confluiscono attività e partecipazioni nel settore education,
quindi l'Università Pegaso, l'ateneo Mercatorum e Certipass, il
maggiore ente erogatore dei programmi internazionali di
certificazione delle competenze digitali Eipass. Il controvalore
dell'operazione non è stato divulgato. Due anni fa, comunque, per
il primo 50% venduto a Cvc si è parlato di multipli a doppia cifra
e oggi, secondo stime autorevoli il valore complessivo della
cessione è attorno a 1,5 miliardi. Il calcolo è fatto anche
guardando a operazioni simili, in un settore in fermento. La cifra
scaturisce applicando il multiplo di quasi 20 volte sulla base di
un ebitda di 130-140 milioni con i quale a marzo 2020, come ricorda
il sito BeBeez fondato da Stefania Peveraro con MF-Milano Finanza,
la holding del settore Galileo Global Education è stata acquistata
da una cordata composta dal Canada Pension Plan Investment Board,
Mda Montagu, da Téthys Invest e da BpFrance per una cifra attorno
ai 2,5 miliardi di euro. A sua volta invece la società fondata da
Iervolino, cui è stato richiesto di restare nel cda delle due
università, vantava all'epoca del primo 50% un Ebitda superiore a
70 milioni. D'altronde, come raccontato dallo stesso imprenditore,
negli ultimi cinque anni la crescita del fatturato ha marciato al
ritmo del 30% l'anno e nell'ultimo anno il balzo è stato del 65%. E
non è un caso che già negli scorsi anni in corsa ci fosse anche
Blackstone, ma alla fine la scelta di Iervolino è andata alla
società britannica.
Non è il fondo Cvc, pur nella fame di operazioni iper-redditizie
che ha il settore del private equity, sovrabbondante di liquidità,
ad aver pesato di più nella conclusione del deal. È stata una
scelta molto ragionata di Iervolino per proiettare le attività
della sua holding sul panorama internazionale e sostenere nuove
iniziative di sviluppo. In particolare, nel campo dell'intelligenza
artificiale o learning machine, come preferisce chiamarla il guru
del settore, il professor Mario Rasetti di Isi Torino e New York.
«Il sapere deve arrivare a tutti e la formazione online attraversa
in maniera trasversale ogni tipo di barriera, di luogo e di tempo»,
è la filosofia applicata da Iervolino. Altro tratto è quello
riassunto nel titolo del suo libro del 2015 Now! Strategie per
affrontare le nuove frontiere del web, nel quale teorizza bene che
occorre agire subito per mettere a frutto idee e progetti che si
vogliono portare avanti.
Fondata a Napoli, Pegaso, la capostipite del gruppo, conta oggi
90 sedi, più di 800 centri accreditati su tutto il territorio
nazionale. Sono invece circa 120mila gli studenti iscritti a vario
titolo tra corsi di laura. post-laurea, certificazioni e corsi di
formazione sia a Pegaso che Mercatorum, ateneo partecipato da
Unioncamere, con cui l'imprenditore partenopeo ha realizzato la
prima partnership pubblico-privato nella formazione accademica.
Risale invece a cinque anni fa l'ingresso in Digital Magics,
incubatore e acceleratore d'impresa quotato a Piazza Affari, con
l'intento di dar vita a percorsi accademici dedicati all'universo
delle start-up, dallo sviluppo dell'idea imprenditoriale alla
raccolta di fondi con il crowdfunding. Senza contare le oltre 1.700
convenzioni con enti governativi, aziende, sindacati, forze
dell'ordine, associazioni di categoria. In tempo di pandemia il
modello Iervolino è stato esaltato e ha fatto scuola.
La crisi dettata dal Covid ha dimostrato l'importanza di poter
proseguire gli studi su piattaforme all'altezza e pensate per
l'istruzione a distanza. Anche tra le università tradizionali
l'offerta formativa digitale si sta consolidando. E lo stesso
Iervolino viene per questo considerato un guru del sapere digitale,
richiesto per questo di entrare in Strategic board come quello
creato da Francesco Canzonieri, considerato l'enfant prodige di
Mediobanca e ora a capo del fondo Nextalia.
fch
(END) Dow Jones Newswires
September 20, 2021 03:27 ET (07:27 GMT)
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