Il dilagare dell'emergenza Covid-19 sta suggerendo a buona parte delle aziende quotate a Pazza Affari di annullare o quanto meno rinviare la distribuzione dei dividendi, facendo così venir meno una consistente quota di quei circa 24 miliardi di cedole che sarebbero dovute essere distribuite tra aprile e giugno.

La dieta a cui sono costretti i soci in questo momento di emergenza, scrive MF, è vista come una delle poche soluzioni in grado di assicurare solidità e cassa alle aziende. Una delle prime ad annunciare la sospensione dei dividendi è stata Sea, la società di gestione dei servizi aeroportuali, che il 20 marzo ha annunciato il taglio del pagamento della seconda tranche dei dividendi 2019, per un ammontare di 82 milioni di euro. La lista si è subito allungata aggregando, tra le quotate, nomi come Brembo e Amplifon, che hanno deciso di sospendere il pagamento del dividendo già approvato dai cda per i bilanci 2019. A queste, nei giorni, si sono aggiunte società come Cerved, Cattolica e Sabaf. Ieri è stata invece la volta di Avio, Fila e Immsi.

red/lab

MF-DJ NEWS

2608:40 mar 2020

 

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March 26, 2020 03:44 ET (07:44 GMT)

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