La carestia è alle spalle? Almeno sul fronte dei dividendi pare di sì. I primi dieci titoli di Piazza Affari a media e larga capitalizzazione quest'anno presentano un dividend yield che va dal 5,8 all'11%. Significa che nel 2021 queste società, per lo più appartenenti al settore finanziario (che lo scorso anno erano state invitate a non remunerare gli azionisti dalle authority del credito), staccheranno una cedola che alle quotazioni attuali rende quasi come dieci Btp decennali (0,6%).

Dalla tabella elaborata dall'ufficio studi di Equita per MF-Milano Finanza e pubblicata qui a fianco emerge in prima posizione Banca Generali con un dividend yield dell'11% seguita da Banca Mediolanum con il 9,7%, Generali con l'8,7%, UnipolSai con il 7,5%, la stessa Equita con il 6,7%, Unipol (holding) con il 6%, le risparmio di Tim con il 5,8%, Snam con il 5,3%, Azimut con il 5,3% e A2A con il 5,2%.Equita ha inserito in tabella le società che copre con le sue analisi indicando un utile per azione in centesimi di euro che può essere pagato in più date e il cui valore è stato già proposto dai cda della società. Non sono quindi compresi i dividendi che potranno essere deliberati in successive assemblee in caso di rimozione del divieto da parte dei regolatori.

Questo è il caso di gruppi quali Intesa e Unicredit, in attesa che la Bce nei prossimi mesi dia il via libera per una seconda e anche terza tranche di cedole, oltre al buyback.«L'idea di selezionare titoli con un buon dividendo confermato negli anni e un payout sostenibile permette di creare un portafoglio interessante», osserva Domenico Ghilotti, co-responsabile research team di Equita sim. «Chiaramente va osservato anche il settore di appartenenza della società e il modello di business, ma avere un 5% medio di dividend yield nel basket è un risultato attraente nell'attuale scenario dei tassi». Da notare che dei primi dici titoli per rendimento da cedola sette appartengono al settore finanziario fra banche, assicurazioni e gestori patrimoniali, mentre gli altri sono utility. «Invece se andiamo a guardare i primi 25 titoli in tabella, tutti rendono oltre il 4%. Tra i settori che offrono i maggiori rendimenti ci sono poi le utility, incluse quelle regolate, così come le torri di trasmissione (Inwit e Rai Way, ndr). Sul settore bancario, invece, i rendimenti oggi sono limitati, ma potrebbero diventare più interessanti per le società con i fondamentali più solidi dopo la rimozione dei vincoli regolatori attesa per fine settembre».

fch

 

(END) Dow Jones Newswires

March 29, 2021 02:58 ET (06:58 GMT)

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