Gas: Arera; +2,2% consumo in 2019; record import (95,4%)
21 Luglio 2020 - 2:25PM
MF Dow Jones (Italiano)
Nel 2019 il consumo netto di gas naturale in Italia è aumentato
di 1,6 miliardi di m3, attestandosi a 71,9 miliardi di m3, dai 70,3
del 2018. In termini percentuali, il consumo ha registrato una
crescita del 2,2%, recuperando quindi una parte della perdita
dell'anno precedente (-3,2%). Il grado di dipendenza dall'estero è
cresciuto nuovamente e ha raggiunto il massimo storico toccando il
95,4% (93,4% nel 2018).
E' quanto emerge dalla Relazione Annuale 2019 per elettricità,
gas, acqua e rifiuti che Arera, l'Autorità di regolazione per
l'energia e l'ambiente, ha pubblicato e reso disponibile da oggi
sul proprio sito web. A trainare la crescita sono stati i consumi
della generazione elettrica che hanno registrato una netta
impennata (+11%).
Stabili (+0,2%) sono risultati invece i consumi degli altri usi,
che contengono in particolare quelli per autotrazione, mentre i
consumi civili (residenziale e terziario) hanno subito una
contrazione del -3,1% rispetto al 2018, principalmente a causa di
un andamento climatico sfavorevole ai riscaldamenti: il 2019
infatti è stato, ancora una volta, un anno molto caldo. In calo
infine anche i consumi industriali (-1,7%).
Nel 2019 la produzione nazionale ha subito un nuovo marcato calo
(-10,9%) rispetto al 2018, attestandosi a 4,85 miliardi di metri
cubi, soprattutto per la riduzione della produzione in mare (-13%),
mentre quella in terraferma è cresciuta del 5%.
Le importazioni nel 2019 hanno raggiunto i 70,9 miliardi di
metri cubi, in aumento del 4,5% rispetto al 2018. Con l'eccezione
dei volumi provenienti dall'Algeria, che sono diminuiti del 25,6%
rispetto al 2018, sono cresciute le importazioni da tutti gli altri
paesi da cui l'Italia acquista il gas.
Il gas che è venuto a mancare dall'Algeria (4,6 miliardi di m3),
è stato più che compensato dai più elevati volumi provenienti dagli
altri tradizionali Paesi da cui l'Italia importa il gas. Infatti,
nel 2019 abbiamo importato: 3 miliardi di m3 in più dalla Norvegia,
1,2 in più dalla Libia, 0,5 in più dall'Olanda e 0,2 in più dalla
Russia; sono inoltre aumentati di circa 2,7 miliardi di m3 (cioè
del 125%) i volumi provenienti dalle altre zone (significativi i
carichi di Gnl provenienti da Trinidad & Tobago, per 1,4
miliardi di m3, e 1,6 miliardi di m3 dagli Stati Uniti, consegnati
presso il terminale di Livorno).
Nel 2019, quindi, il peso della Russia tra i paesi che esportano
in Italia è leggermente diminuito al 46% (era al 47,7% nel 2018),
mentre la quota dell'Algeria è scesa dal 26,5% al 18,8%. Il terzo
paese per importanza è il Qatar da cui arriva il 9,2% del gas
complessivamente importato in Italia (9,6% nel 2018), seguito dalla
Norvegia la cui quota è all'8,7% e dalla Libia all'8%.
Il 6,8% delle importazioni italiane nel 2019 è arrivato
dall'insieme degli altri paesi. Grazie al significativo incremento
della quota norvegese, l'incidenza delle importazioni dal Nord
Europa (cioè da Norvegia e Olanda insieme) è salita all'11,1%, dal
6,5% del 2018. Il 6% del gas approvvigionato all'estero risulta
acquistato presso le borse europee.
gug
(END) Dow Jones Newswires
July 21, 2020 08:10 ET (12:10 GMT)
Copyright (c) 2020 MF-Dow Jones News Srl.