Il 44% dei clienti domestici del gas si rivolge al mercato tutelato, mentre il 56% acquista nel mercato libero.

E' quanto emerge dalla Relazione Annuale 2019 per elettricità, gas, acqua e rifiuti che Arera, l'Autorità di regolazione per l'energia e l'ambiente, ha pubblicato e reso disponibile da oggi sul proprio sito web.

Nel settore della vendita, su un totale di 446 imprese attive (+29 rispetto al 2018) soltanto 30 (il 6,7%, era il 7,5% nel 2018) ha venduto oltre 300 milioni di m3. Complessivamente, le 30 società che hanno venduto oltre 300 M(m3) coprono l'82% di tutto il gas acquistato nel mercato al dettaglio.

Il 2018 ha visto un leggero aumento di concentrazione sul mercato finale con la quota controllata dai primi 3 gruppi societari salita al 44,3% dal 43,5% del 2018, mentre per i primi cinque gruppi si è passato dal 51,7% al 54,4%. Nessuna variazione emerge nelle prime tre posizioni del mercato finale, nelle quali restano saldi Eni, Edison ed Enel.

Rispetto al 2018, le quote dei tre gruppi risultano tutte in sostanziale stabilità o in minimo aumento; infatti la quota del gruppo Eni passa dal 19,2% al 19,4%, quella del gruppo Enel dal 13,2% va al 13,3%, mentre Edison sale dall'11% all'11,7%.

Coerentemente alle vendite, rispetto al 2018 i clienti che hanno acquistato il gas nel servizio di tutela sono diminuiti dell'11,2%, (tenendo conto dei servizi di default e ultima istanza il calo si riduce di poco a -11%); viceversa i clienti del mercato libero sono complessivamente aumentati del 10,4%.

I cambiamenti di fornitore dei consumatori domestici nel 2019 sono saliti di due punti percentuali, confermando e anzi accrescendo la crescita registrata nel 2018. Lo scorso anno, infatti, risultano avere effettuato almeno un cambio di fornitore circa 1 milione e 600 mila clienti, equivalenti a una quota dell'8,8% del totale (e corrispondente a una porzione di volumi del 10,9%).

Più elevata e pari al 10,1% è stata la frazione di condomini con uso domestico che si è rivolta a un altro venditore, per volumi corrispondenti al 12,4% del relativo settore di consumo. Quest'ultima quota è leggermente inferiore a quella evidenziata nel 2018, mentre il tasso di spostamento in termini di clienti è più elevato rispetto al 2018: ciò significa che stanno cominciando a spostarsi i condomini con i consumi annui di più ridotta dimensione.

Il fenomeno è stato probabilmente stimolato dalla fine del servizio di tutela, originariamente programmata per il primo luglio 2019 e ora rinviata al 1* gennaio 2022.

gug

 

(END) Dow Jones Newswires

July 21, 2020 07:59 ET (11:59 GMT)

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