Generali Ass.: 1* tra italiane nella Fortune Global 500 del 2020
24 Agosto 2020 - 7:42PM
MF Dow Jones (Italiano)
Sei italiane (più un'olandese): Assicurazioni Generali, Enel,
Eni, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Poste Italiane ed Exor (holding di
Fca). Sono queste le aziende a rappresentare il nostro Paese nella
Fortune Global 500 di quest'anno, il ranking di Fortune.com delle
maggiori aziende mondiali, ordinate per ricavi. I nomi delle
italiane sono gli stessi rispetto allo scorso anno, ma a cambiare
(in alcuni casi di tanto) è la loro posizione in classifica.
Quella più in alto non è italiana, ma va obbligatoriamente
segnalata: è Exor, holding olandese degli Agnelli che controlla il
gruppo Fiat-Chrysler. Rispetto all'anno scorso ha perso 4 posizioni
e si è classificata al 28esimo posto, in base ai ricavi del 2019,
che sono scesi a 162,7 mld di dollari, con un calo del 7%.
A vantare il dato migliore di tutte è Assicurazioni Generali:
passando nel 2019 a ricavi da 105,9 mld di dollari, con un
incremento del 20,1%, il gruppo ha fatto un balzo dalla posizione
92 alla posizione 66.
Poi c'è Enel, stabile: il gigante italiano dell'elettricità
passa da 89esimo a 87esimo in classifica, con ricavi da 89,9 mld di
dollari e un incremento dello 0,7%.
Se il business di Enel cresce, quello di Eni nel 2019 (prima
ancora, quindi, della crisi del prezzo del petrolio di quest'anno)
precipita: Eni scende alla posizione 113 dalla numero 83. Trenta
posizioni perse che equivalgono a un calo del 12,4% dei ricavi, che
hanno totalizzato 79,5 mld di dollari.
Più staccati, ci sono altri tre giganti italiani: Intesa
Sanpaolo, che con l'Opas su Ubi è appena diventata molto più
grande, nel 2019 ha collezionato ricavi per 40,3 mld di dollari. Un
incremento del 3,4% che le è valso il passaggio dalla posizione 315
alla 310 in classifica. Cresce anche Poste italiane, che si ferma
alla posizione numero 350 dalla 355: i ricavi ammontano a 36,6 mld
di dollari, con un incremento del 4,6%. Ultima delle italiane, e
quasi a fondo classifica, c'è Unicredit: è scesa alla posizione 469
dalla 425, perdendo il 7,4% dei ricavi rispetto al 2018, per un
totale di 27,1 mld di dollari.
Per quanto riguarda i colossi mondiali, la prima posizione non
si discute: a guidare la Fortune Global 500 è sempre Walmart con i
suoi 523 mld di ricavi e una crescita dell'1,9%. Ma è un indizio
importante sull'andamento dell'economia mondiale che le tre
inseguitrici più vicine siano tutte cinesi: Sicopec Group, State
Grid e China National Petroleum. D'altronde, il grande sorpasso di
questo secolo, in termini di numero di colossi industriali, è ormai
avvenuto: quest'anno le aziende cinesi della Fortune Global 500
sono 124; quelle americane sono 121. Nessuna di queste però ha
spodestato il gigante (quotato) del petrolio Saudi Aramco dal podio
dei profitti: ha collezionato nel 2019 circa 88 mld di dollari di
utile. Intanto, la crescita di Amazon è sempre inarrestabile: è la
prima volta che entra nella top 10, per la precisione al numero 9,
spedendo al numero 11 un altro gigante del petrolio, Exxon. Negli
ultimi 10 anni, in generale, le maggiori 500 aziende al mondo hanno
accresciuto i loro ricavi di più di 10 trilioni di dollari. Nel
2019 la crescita media è stata del 2,9%, per un totale di 33,3
trilioni, nuovo record della Fortune Global: equivale a un terzo
del Pil mondiale. Ora che la pandemia del Covid ha stravolto il
2020, questa crescita continua si prenderà, probabilmente, una
lunga pausa.
fch
(END) Dow Jones Newswires
August 24, 2020 13:27 ET (17:27 GMT)
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