Francesco Caltagirone e Leonardo Del Vecchio escono allo scoperto e uniscono le forze per chiedere un cambio netto della gestione Generali, che passi per il ceo Philippe Donnet. I due imprenditori, che nei giorni scorsi hanno ulteriormente arrotondato le proprie quote nella compagnia, arrivando rispettivamente al 6,02% e al 4,92%, hanno stipulato un patto di consultazione.

Una mossa che arriva in una fase cruciale per il vertice triestino, con l'assemblea della prossima primavera che sarà chiamata a rinnovare l'intero consiglio di amministrazione giunto a naturale scadenza. Ma i giochi si faranno prima di quella data. Il consiglio di amministrazione per attivare o meno la procedura di un'eventuale lista del cda è già stato convocato per il 27 settembre, mentre la prossima settimana è attesa la convocazione del comitato nomine nel quale siede lo stesso Caltagirone, che dovrà iniziare ad affrontare l'argomento. L'imprenditore capitolino chiede da tempo un cambio di strategia per la compagnia, con un discontinuità che coinvolge anche l'attuale group ceo della compagnia, Philippe Donnet il cui operato è difeso invece in prima linea da Mediobanca, che di Generali controlla il 12,93%, pronta a riconoscere i buoni risultati raggiunti dal manager in questi anni, a partire dal total shareholder ratio del Leone, migliore dei diretti competitor.

Ma per i due imprenditori che hanno deciso di stringere il legame evidentemente non basta ed è evidente come le posizioni, in vista dell'appuntamento del 27, restano distanti. Un patto che un po' era nell'aria ma che ora è stato sancito anche davanti alle autorità di controllo, con Ivass e Consob, che avrebbe però acceso un faro sulle mosse degli imprenditori che hanno anche un peso decisamente rilevante in Mediobanca, con Del Vecchio a ridosso della soglia massima del 20% e Caltagirone da poco entrato con l'1%.

"La piu' profittevole ed efficace gestione sarà improntata alla modernizzazione tecnologica dell'attività caratteristica, al posizionamento strategico dell'impresa, nonché' alla sua crescita in una logica di mercato aperta, trasparente e contendibile", si legge nell'estratto del patto al quale i due imprenditori hanno apportato le intere quote, che sembra anche un modo per evitare problemi legali.

fch

 

(END) Dow Jones Newswires

September 13, 2021 02:08 ET (06:08 GMT)

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