Il collegio della Consob ha cominciato a esaminare ieri il dossier sul rinnovo del consiglio di amministrazione di Generali.

Lo scrive Il Sole 24 Ore aggiungendo che la questione, sulla quale l'Authority ha avviato da settimane un monitoraggio avanzando già anche alcuni rilievi, approda ai commissari al termine di una prima istruttoria degli uffici sulla opportunità di approvare un richiamo di attenzione. Questo strumento di cui dispone la Consob viene utilizzato in genere per richiamare ai soggetti vigilati, coinvolti in una vicenda in particolare o su un processo, quali sono le regole del gioco.

Nel caso di Generali, la scelta di far proporre la lista per il rinnovo del cda da parte del board uscente è una prassi che è stata introdotta da alcune società ma non è prevista dall'ordinamento italiano. Il problema è che questa prassi non disciplinata da norme potrebbe aprire a situazioni di forte incertezza, come nel caso della contesa in corso in Generali, con ricadute che potrebbero danneggiare gli interessi di azionisti e risparmiatori. Da qui l'allerta degli uffici dell'Autorità e l'iniziativa finalizzata a valutare la necessità di un richiamo di attenzione.

Il board sta lavorando alla nuova lista (sulla quale Consob ha già chiesto un maggiore coinvolgimento di amministratori indipendenti). Questo cda era stato a suo tempo votato da Mediobanca (12,9% del capitale) e dai soci che oggi invece si oppongono: Caltagirone e Del Vecchio, che assieme a Fondazione Crt controllano circa il 13,12% del capitale. Mediobanca ha già annunciato di aver fatto ricorso al prestito titoli per un ammontare peri al 4,3% del capitale, al fine di aumentare il proprio peso azionario quando, la prossima primavera, si voterà in assemblea per il rinnovo sul board. Anche su questo prestito e su quali siano le controparti che hanno prestato le azioni a Mediobanca la Consob ha un approfondimento in corso.

Non è scontato che l'iter di questo esame approdi a qualche cosa, perché la priorità della Consob è proteggere il proprio ruolo terzo di arbitro e regolatore al fine di tutelare gli interessi dei risparmiatori e degli azionisti. Potrebbe d'altro canto accadere nelle prossime settimane che le diverse parti in causa avanzino quesiti formali all'Autorità sulla legittimità della presentazione della lista da parte del board uscente. A quel punto Consob dovrebbe rispondere per forza all'interrogativo e prendere una posizione ufficiale che dovrà partire dalla normativa esistente. La decisione di rinviare la questione è stata assunta comunque con l'accordo di tutti i componenti del collegio.

pev

 

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October 07, 2021 02:58 ET (06:58 GMT)

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