Generali Ass. riapre il cantiere governance. Archiviata la pausa agostana, scrive Il Sole 24 ore, è tornata sul tavolo del consiglio di amministrazione della compagnia una delle priorità dell'azienda per i prossimi mesi: definire il vertice della società, in scadenza con l'approvazione del bilancio 2021, così come i componenti del prossimo board, alla luce del fatto che molti degli attuali membri non potranno più essere considerati indipendenti.

E' noto che una parte degli azionisti forti del Leone, con Francesco Gaetano Caltagirone in testa, spinge per un deciso cambio di passo mentre esiste un fronte, riconducibile di fatto all'orbita di Mediobanca, meno incline al cambiamento e comunque più orientato a far emergere qualsiasi svolta come esito di un confronto interno al cda e agli organi deputati.

In virtù di questo il potenziale riassetto alla guida di Trieste sta seguendo due percorsi differenti: da un lato c'è chi già ipotizza e si interroga su quelle che potrebbero essere le possibili alternative alla riconferma del ceo Philippe Donnet e dall'altro c'è il canale ufficiale che ha iniziato a muoversi nell'ambito delle procedure stabilite dallo statuto.

Non è scontato che alla fine prevalga l'ipotesi di una lista del cda. Potrebbe accadere che si arrivi alla presentazione di tre differenti liste che potrebbero nascere in seno ad altrettante cordate, una capeggiata da Mediobanca, l'altra da Caltagirone e la terza, potenzialmente, come espressione del mercato (Assogestioni).

In virtù di questo scenario, ma anche in ragione di un possibile accordo tra le parti, si rincorrono numerose voci su quello che potrebbe essere il futuro assetto di comando delle Generali in assenza di una riconferma di Donnet. Più volte si è parlato di una possibile ascesa di manager interni ma nelle ultime ore si sarebbe aggiunto un ulteriore dettaglio: la definizione di un direttore generale. E così alcuni avrebbero immaginato un inedito ticket: Luciano Cirina, alla guida di Austria, Cee & Russia, in qualità di nuovo ceo, e Sandro Panizza, group chief insurance & investment officer, come direttore generale. Una simile scelta richiederebbe l'individuazione di un presidente con forti riscontri sui mercati internazionali. Ciò non fa tuttavia tramontare altre opzioni già considerate, come l'approdo alla carica di ceo di Giovanni Liverani, numero uno in Germania. Oppure la scelta di una figura esterna. E in questo caso sono già stati fatti i nomi di Marco Morelli, ex Mps ora in Axa, di Matteo Del Fante, al timone di Poste Italiane, e di Mario Greco, già al vertice delle Generali e oggi alla guida di Zurich. Quest'ultimo ha però fatto sapere a più riprese di stare benissimo a Zurigo.

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September 03, 2021 03:02 ET (07:02 GMT)

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