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Spread che sfiora quota 100 (non succedeva dal 2015) e pioggia di acquisti su Piazza Affari, che chiude in rialzo del 2,09% (ma intraday si era spinta oltre il 2,7%), staccando nettamente gli altri listini Ue. Il tutto contornato da banche sugli scudi, con rialzi anche del 4-5% così come i titoli coinvolti in partite difficili che il nuovo premier potrebbe finalmente riuscire a sbrogliare.

L'effetto Draghi, scrive MF, si fa subito sentire sui mercati che premiano la mossa del presidente Mattarella con appunto un'immediata apertura di credito nei confronti dell'Italia. In attesa del responso dei partiti, con l'ex presidente della Bce che ha accettato l'incarico dal presidente Mattarella con riserva «ma fiducioso», i mercati hanno accolto il suo arrivo come la fine dell'incertezza politica e con buone carte per riuscire a portare il Paese fuori dalla pandemia e dalla crisi economica. Nemmeno l'apertura in rosso del Dow Jones a Wall Street, che ha invece rallentato le altre borse Ue (Madrid (+0,78%, Francoforte +0,71%, Parigi invariata e Londra -0,14%) è infatti riuscita a spegnere gli entusiasmi.

Cartina di tornasole della fiducia nel sistema Italia è appunto lo spread Btp-Bund, che come premesso si è subito contratto, chiudendo a 103 punti base dai 112 punti della vigilia, e se tutto va bene c'è già chi lo vede nelle prossime settimane a 50-60 punti base, ovvero sui livelli di Spagna e Portogallo. Al ribasso anche il rendimento del Btp decennale benchmark, sceso dallo 0,65% allo 0,59%. Ma a dare un segnale di fiducia ancora più vistoso è stato il rally di tutte le banche, il settore più sensibile al rischio Paese: Bper +5,57%, Unicredit +4,18%, Intesa Sanpaolo +4,29%, Banco Bpm +3,75%, Mediobanca +3,97%, Mps +2,07%, Popolare Sondrio +1,70%. Brilla anche il risparmio gestito con l'exploit di Poste (+7,1%) e Banca Mediolanum (+4,27%), così come il comparto assicurativo, specie Unipol (+5,1%). Pioggia di acquisti infine sui titoli che, grazie all'azione del governo Draghi, potrebbero beneficiare dello sblocco di dossier complicati, come quello di Aspi per Atlantia (+6,1%) e la rete unica Tim (+2,8%). Ma in positivo si è mosso in realtà quasi tutto il listino: molto bene le multiutility come A2a, che ha chiuso in rialzo del 5,2%, ed Enel (+4,3%).

red/lab

MF-DJ NEWS

0408:11 feb 2021

(END) Dow Jones Newswires

February 04, 2021 02:13 ET (07:13 GMT)

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