Era tutto fatto, tutto pronto per l'annuncio della nascita di FiberCop, la società che avrebbe dovuto controllare la rete secondaria di Tim e anche FlashFiber (la jv sulla fibra tra Telecom e Fastweb) partecipata dai capitali di Kkr.

Invece, si legge su MF, in zona Cesarini secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza sarebbe intervenuto il governo, nello specifico i ministeri dello Sviluppo Economico e quello dell'Economia e delle Finanze. In parallelo al board della società tlc (che ieri ha anche approvato i conti del semestre) sarebbe infatti arrivata una lettera da parte dei ministeri guidati da Stefano Patuanelli e Roberto Gualtieri con la quale i dicasteri avrebbero chiesto di mettere in stand by per qualche settimana il progetto FiberCop così come era stato strutturato, per cercare di valutare l'ingresso di Cdp nel capitale. Non uno stop all'operazione dunque, ma quasi il contrario.

Qualcuno a Palazzo Chigi ieri spiegava l'intervento come sintomo del forte interesse del governo a promuovere una rete nazionale integrata e un'infrastruttura strategica del Paese. In sostanza, la presenza di Cdp nel capitale di FiberCop, anche con una quota di minoranza, secondo l'esecutivo potrebbe facilitare ulteriormente i colloqui e le trattative con Open Fiber (di cui Cdp possiede il 50% insieme a Enel) per dare vita a un vero unico soggetto per lo sviluppo della fibra in Italia. Insomma, per ora tutti fermi, con i dietro le quinte nei quali si parla anche di una sorta di pasticcio diplomatico con l'ambasciata Usa (che si era spesa nel deal di Kkr). Anche Fastweb, coinvolta nell'operazione attraverso Flash Fiber, è stata messa in stand by, ma almeno la società ha annunciato di aver esteso l'accordo siglato lo scorso dicembre con Linkem (per la costruzione di reti FWA per 8 milioni di case nelle aree grigie) anche a ulteriori 4 milioni di case nelle aree bianche.

Il board di Tim ha quindi preso atto con favore «dei contenuti del progetto di separazione della rete secondaria (incluso l'80% detenuta da Tim in Flash Fiber) e della partnership con Kkr Infrastructure e Fastweb (FiberCop) contenuti nell'offerta vincolante ricevuta da Kkr Infrastructure». L'offerta, si legge nel counicato della società, è pari a 1,8 miliardi per l'acquisto da parte del fondo del 37,5% di FiberCop sulla base di un enterprise value di circa 7,7 miliardi (equity value 4,7 miliardi), mentre Fastweb alla fine avrebbe il 4,5% del capitale di FiberCop a fronte del conferimento del 20% attualmente detenuto in Flash Fiber. Il cda «ha visto con grande favore l'accelerazione del progetto di rete unica e parteciperà con entusiasmo ai lavori che il governo intende far partire nelle prossime ore» e in tal senso ha dato mandato all'ad Luigi Gubitosi di «interloquire con l'autorità di governo». Il board si è quindi riconvocato il 31 agosto «per deliberare in modo conclusivo sul progetto FiberCop, eventualmente aggiornato alla luce dell'esito delle iniziative di cui sopra».

red/lab

MF-DJ NEWS

0508:25 ago 2020

 

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August 05, 2020 02:27 ET (06:27 GMT)

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