Non solo Recovery Fund, ma anche Cdp, Autostrade, risparmio privato e il ruolo di Eni, Enel, Snam e Saipem nella transizione energetica. Nella lettera inviata dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi, al premier Giuseppe Conte, con il ruolo di messaggero affidato al Pd Goffredo Bettini, ci sono 30 punti sui quali Iv richiama l'attenzione dell'esecutivo e tra questi alcuni molto importanti per il mondo finanziario e del risparmio.

Su Cassa Depositi e Prestiti si chiede di pensare, prima che alle nomine (il rinnovo sarà in primavera), alla vision: «Quanto deve entrare nelle aziende? Con quale scopo?». E poi nel merito di temi già sul tavolo: «Come gestire le grandi partite dalla rete unica a Telecom, dai pagamenti al settore moda/turismo?», fino a un faro sulla robustezza stessa della società : «Quale solidità finanziaria ha oggi Cdp»? Quanto ad Autostrade per l'Italia, ancora in bilico il passaggio a Cdp o lo spin off con quotazione, il partito renziano, sempre molto freddo sull'ipotesi revoca, chiede un approfondimento sul rapporto con Atlantia e i fondi internazionali e «Una decisione definitiva capace di reggere alla prova del diritto, non di Facebook».E poi l'attualissimo tema del risparmio degli italiani, che sempre più tengono parcheggiati i denari sui conti correnti (quasi 1.700 miliardi), per l'incertezza e i timori legati alla pandemia.

Il partito di Renzi chiede, al di là di quanto già fatto con i Pir e con le Casse previdenziali per garantire sgravi fiscali agli investimenti in economia reale, «come valorizzare questo asset per investimenti in Italia», e sprona a «evitare in tutti i modi l'aumento delle tasse o peggio ancora la patrimoniale, trovando strumenti per rendere conveniente investire questo risparmio in Italia e non all'estero». Infine un accenno al mondo finanziario con «i problemi delle banche in Europa e in Italia e la strategia sul credito». E ancora si mette sul tavolo il ruolo delle grandi partecipate di Stato nella transizione verde prevista per l'Europa e l'Italia, chiedendo lumi in particolare sul ruolo di Enel, Eni, Snam e Saipem. Infine il tema delle nomine, con le 550 poltrone da assegnare da qui alla prossima primavera, tra board già scaduti e in scadenza. I renziani parlano di un tavolo «bloccato da mesi», evidentemente, da sbloccare.Nei trenta punti trovano posto ovviamente anche molti dei temi più apertamente dibattuti nella maggioranza nelle ultime settimane, dalle politiche industrali, per il lavoro, per la famiglia ma anche ovviamente l'implementazione del Recovery Plan, che è stata la miccia che ha fatto accendere la crisi di governo. La discussione della nuova bozza di piano, messa a punto dal ministero dell'economia dopo i rilievi avanzati da tutti i partiti di maggioranza, sarà discussa oggi in Consiglio dei ministri.

fch

 

(END) Dow Jones Newswires

January 12, 2021 02:14 ET (07:14 GMT)

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