Dai 20 soggetti inizialmente interessati si era arrivati ai sette della short list. Di questi in quattro erano davvero pronti a farsi avanti concretamente per l'area in questione. Ma ora, con una situazione economica complicata e un rischio sanitaria che non diminuisce il settore immobiliare è guardato con particolare attenzione dagli investitori.

Così l'asta per lo Scalo Romana a Milano inizia a perdere d'interesse per i potenziali compratori. Perché, secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza, in vista della deadline del 30 ottobre per la presentazione delle offerte vincolanti si iniziano a registrare definizioni significative. Dalla partita, gestita per conto di Fs (proprietaria dell'area) dall'advisor Mediobanca, si stanno per ritirare sia la cordata composta da Axa e dallo sviluppatore italiano Borio Mangiarotti (partecipato al 20% dal fondo Varde) e il tandem Castello sgr-Macquarie. Ma anche Fabrica avrebbe deciso di fare un passo indietro. Così l'alleanza Salini Costruttori- Round Hill Capital.

A questo punto, resta di fatto un vero, unico potenziale bidder: l'asse italo-francese Coima- Covivio. L'alleanza tra la sgr guidata da Manfredi Catella e il big del real estate quotato a Parigi che fa riferimento all'industriale Leonardo Del Vecchio, primo azionista (con il 10,2%) di Mediobanca e socio di riferimento del colosso dell'occhialeria EssilorLuxottica. A questo punto, tra gli operatori del settore i giochi paiono fatti anche perché Coima- Covivio sta studiando il dossier da mesi e gode di capitali. Inoltre, secondo rumors provenienti dalle sale operative, pare che l'asse italo-francese abbia trovato il sostegno finanziario , non ancora formalizzato, di Intesa Sanpaolo.

red

 

(END) Dow Jones Newswires

October 09, 2020 03:38 ET (07:38 GMT)

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