Immobiliare: Superbonus, qui serve un factotum (Mi.Fi.)
12 Luglio 2021 - 8:37AM
MF Dow Jones (Italiano)
Per molti è già l'uomo della provvidenza. Da figura riservata
alle grandi opere delle grandi imprese, il general contractor è
sempre più la struttura cui rivolgersi per sbrogliare la matassa
del Superbonus 110 che, anche dopo vari interventi di
semplificazione, resta difficile da comprendere e gestire per il
singolo proprietario immobiliare come per un condominio. A svolgere
il ruolo sono grandi e piccole società che, a seconda del mandato,
si incaricano di tutto o anche solo di dirigere il traffico tra i
tanti tra tecnici, professionisti e artigiani coinvolti. A loro si
rivolgono appunto condomini o singoli proprietari, ma anche altre
società. Come Gabetti Lab, società specializzata nella
ristrutturazione di immobili mediante bonus fiscali per
l'efficientamento energetico), 84 progetti di riqualificazione di
condomini deliberati nel 2020 in Superbonus, e altri 150 progetti
previsti per il 2021. Alessandro De Biasio, amministratore
delegato, spiega il loro approccio. E quando entra in gioco il
general contractor.
Domanda. Tanto attraente sulla carta, nella pratica il
Superbonus 110 si traduce in un'impresa ardua, di certo non alla
portata di tutti, pena il rischio di scordarsi il rimborso totale.
Da dove partire per non sbagliare?
Risposta. Il primo passo è decidere se optare per un fai da te
più o meno spinto, nel senso di volersi comunque avvalere di alcuni
professionisti conosciuti, oppure se delegare appunto tutto al
general contractor. In un caso come nell'altro però per prima cosa
si dovrà arrivare a uno studio di fattibilità per capire quali i
lavori necessari per migliorare almeno di due classi il profilo
energetico del proprio edificio e accedere così al Superbonus. Lo
studio comporta anche la verifica preventiva della conformità
catastale dei singoli edifici o appartamenti, operazione che da
sola può richiedere anche 2-3 mesi perché gli uffici comunali sono
oberati di lavoro e per di più sono in smart working. E' un passo
però indispensabile perché due terzi degli edifici presentano
irregolarità più o meno gravi.
D. Quando si arriva allora allo studio di fattibilità?
R. Lo studio nel frattempo va avanti grazie ai 4.500 progettisti
di cui ci avvaliamo, e nel giro di due o tre mesi è pronto e siamo
in grado di presentare al cliente un'offerta, completa naturalmente
di preventivi di costo e tempistiche certe, ma soprattutto, in caso
di cessione del credito, dei costi non coperti dai bonus fiscali
che quindi restano a carico del cliente.
D. Il Superbonus 110 non li copre tutti?
R. Assolutamente no. In media in caso di condomini resta a
carico meno del 10% del costo complessivo, tra il 10 e il 15% in
caso di clienti privati, cifra che può essere finanziata da una
banca per il periodo di cinque anni, la durata del rimborso del
Superbonus. Se tutto è ok e ci viene affidato l'incarico, a questo
punto entra in scena anche il general contractor.
D. Chi sono i vostri partner e come mai anche una struttura come
Gabetti Lab si appoggia a una figura del genere?
R. E' tutta una questione di capacità fiscale, economica e di
copertura assicurativa. In altre parole il general contractor deve
avere un giro d'affari tale e quindi un credito d'imposta nei
confronti dello stato sufficiente ad assorbire quello che gli viene
ceduto dai clienti. Inoltre, i finanziamenti arrivano quando lo
stato avanzamento lavori è arrivato almeno al 30% del totale: come
pagare materiali, professionisti e artigiani fino a quel momento se
non si dispone delle risorse necessarie? Noi per esempio al momento
abbiamo 800 milioni di euro di portafoglio commesse, di cui 600
milioni fatti negli ultimi sei mesi e stiamo esaminando altre 700
nuove richieste, tra condomini e privati. Servono quindi capitali
ingenti alle spalle. Infine, le responsabilità in gioco sono
notevoli per chi assevera i lavori , Per questo ci appoggiamo a
general contractor come Energy Solution del gruppo Snam, Prime
Green Solutuons del gruppo Rina ed Enel X.
D. Accettate lavori di qualunque importo, anche quelli di un
piccolo privato?
R. In genere prendiamo in considerazione progetti dai 100 mila
euro in su.
D. In molti lamentano che con il 110 i costi dei lavori sono
esplosi. Come mai?
R. E' aumentato soprattutto il costo delle materie prime. Il
boom di domanda poi ha per forza di cose inciso, ma in realtà più
sulla reperibilità delle strutture che sui costi. Oggi per esempio
sono quasi introvabili ponteggi e materiali per il cappotto
termico. Ma la situazione dovrebbe normalizzarsi in autunno.
fch
(END) Dow Jones Newswires
July 12, 2021 02:23 ET (06:23 GMT)
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