Intesa Sanpaolo: Italia, ora avanti tutta (Mi.Fi.)
10 Maggio 2021 - 08:55AM
MF Dow Jones (Italiano)
Grazie anche all'arrivo di Draghi il Paese sta migliorando in
termini di crescita e di reputazione sui mercati. Le banche? Devono
aggregarsi. Intesa l'ha già fatto e resterà leader. Parla il ceo
Messina a Cnbc.
Domanda. Dottor Messina, quello che ho trovato molto
interessante è come lei ha parlato del costo del rischio. Ha una
linea molto chiara su come le svalutazioni si evolveranno nel corso
dell'anno. Perché questa fiducia sugli accantonamenti per crediti
deteriorati?
Risposta. Bisogna considerare che in Italia c'è molto denaro
depositato nelle banche dalle società ma anche dal retail. La
situazione in Italia è assolutamente in linea con una ripresa del
pil di oltre il 4%. L'ammontare dei depositi sia societari che
retail è aumentato significativamente, quindi c'è molta liquidità
che può essere usata dalle società in caso di necessità. Le
situazioni problematiche sono solo il 2% rispetto alle moratorie
attivate: abbiamo ancora 20 miliardi di moratorie e solo il 2%
riguardano clienti di settori molto vulnerabili. Quindi sono molto
fiducioso sulla situazione del Paese.
D. Ci dica di più sullo smaltimento del portafoglio di bad
loans, che al momento è di circa 1,1 miliardi. Con il miglioramento
dell'economia c'è qualche possibilità che alcuni di questi crediti
miglioreranno? E c'è l'opportunità di alzare il prezzo su questo
pacchetto?
R. Sì, c'è questa possibilità. Bisogna considerare che a fine
2020 abbiamo fatto un deleveraging importante, arrivando a un
totale di npl netto di 10 miliardi di euro, contro i circa 40
miliardi che avevamo all'inizio della crisi. E oggi i prezzi stanno
migliorando in virtù anche della ripresa economica in Italia,
quindi credo che sia possibile avere anche qualche ritorno. La
situazione è positiva e la prova è l'incremento delle commissioni e
del wealth management che Intesa Sanpaolo ha registrato nell'ultimo
trimestre. Quindi ci sono segnali di una situazione positiva per il
2021.
D. Intesa Sanpaolo si propone come un acceleratore della
crescita in Italia per i privati ma anche per i business. Che tipo
di attività state vedendo nei prestiti, nelle garanzie, nel leasing
e nel factoring?
R. In Italia la produzione non si è fermata durante la pandemia
e rappresenta una parte significativa dell'economia del Paese. Allo
stesso tempo i lockdown leggeri hanno consentito a molte societè di
continuare a lavorare. Ci siano settori, come il turismo, che sono
stati colpiti a fondo, ma alla fine quest'estate ci sarà una
ripresa, anche perché il governo ha fatto il giusto lavoro e Intesa
Sanpaolo siamo pronti a sostenere il Next Generation Ue con più di
400 miliardi di finanziamenti. Dunque sono fiducioso che l'Italia
possa veramente diventare un Paese con un pil in crescita
significativa. Le nostre attese sono per un +4% quest'anno, ma
anche nel medio termine ci potrebbe essere una crescita tra l'1% e
il 2%, che per l'Italia è una buona performance.
D. Vediamo l'Italia e altri Paesi rimbalzare e iniziare a
prendere un po' di fiato. Forse è il momento di investire un po' di
più?
R. Intesa Sanpaolo ha fatto molti investimenti; su base annua
investiamo circa 2 miliardi in termini di capital budget, ma siamo
in grado di ridurre i costi e di finanziare tale sforzo. Investiamo
molto nel digitale e nel fintech perché questo è il futuro, ma non
dimentichiamo che 2 miliardi di capital budget l'anno è una grande
somma e continueremo a finanziare la crescita. Allo stesso tempo la
riduzione dei costi, che abbiamo già assorbito con l'integrazione
di Ubi e con l'ammontare delle integration charges già messe a
bilancio nel 2020, ci permetterà di ottenere risparmi significativi
anche nei prossimi anni.
D. Qual è stato secondo lei l'effetto sui tassi dei Btp
provocato dall'insediamento al governo di Draghi e quale ulteriore
influenza può ancora avere?
R. Draghi certamente ha una grande reputazione sui mercati e
l'impatto del suo insediamento al governo in termini di spread
Btp-Bund è molto importante per un Paese come l'Italia. Ma è
importante anche nel senso che l'ex presente della Bce può
rassicurare e realizzare il Next Generation Eu Plan, che è la base
per avere una stabilizzazione dello spread. Se l'Italia può
crescere del 5% quest'anno e poi nel futuro aumentare il potenziale
di espansione economica, il problema della differenza dei tassi
d'interesse nel rifinanziamento del debito pubblico, che
attualmente il Paese sconta, andrà risolvendosi. Penso che sia in
atto una modifica strutturale dell'atteggiamento degli investitori
internazionali nei confronti del Paese. Allo stesso tempo le banche
italiane sono chiamate a limitare la propria esposizione nei
confronti dei titoli di Stato nazionali; Intesa Sanpaolo lo ha già
fatto riducendo il peso dei titoli governativi italiani nel proprio
portafoglio. Comunque ripeto: con l'arrivo di Draghi a Palazzo
Chigi il Paese è entrato in una fase molto diversa rispetto a
quella precedente. Ed è cambiato anche l'atteggiamento dell'Europa
nei confronti dell'Italia.
D. Con la situazione delle banche in Italia e con l'arrivo di
Andrea Orcel a Unicredit dobbiamo aspettarci un'accelerazione nel
processo di concentrazione tra gli istituti di credito? E questo
processo come potrebbe influire sulla quota di mercato detenuta da
Intesa Sanpaolo?
R. Vista la quota di mercato detenuta attualmente da Intesa
Sanpaolo in Italia, non c'è dubbio che sul mercato nazionale il
nostro gruppo resterà leader. L'Italia in ogni caso ha bisogno di
maggior concentrazione nel mondo bancario: oltre a Intesa servono
almeno altri due gruppi creditizi dotati di una sostanziosa quota
di mercato, perché è il futuro nel settore va in questa direzione.
Prevedo dunque che nel corso dei prossimi 12 mesi assisteremo ad
alcune operazioni nel comparto. Intesa Sanpaolo ha fatto la mossa
giusta al momento giusto; Ubi Banca era il miglior istituto di
credito presente in Italia dopo Intesa Sanpaolo. Abbiamo messo
insieme le due prime della classe. Ora tocca agli altri.
fch
(END) Dow Jones Newswires
May 10, 2021 02:40 ET (06:40 GMT)
Copyright (c) 2021 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Intesa Sanpaolo (BIT:ISP)
Storico
Da Feb 2024 a Mar 2024
Grafico Azioni Intesa Sanpaolo (BIT:ISP)
Storico
Da Mar 2023 a Mar 2024