I prossimi 12-18 mesi di Inwit saranno dedicati al «set up» dell'azienda, spiega a MF-Milano Finanza Giovanni Ferigo, ceo del gruppo infrastrutturale. La società ha archiviato da poco il primo trimestre che recepisce i numeri post fusione tra le torri di Tim e Vodafone. Al 30 giugno Inwit ha registrato 287 milioni di ricavi con 259 milioni di ebitda e utili per 71 milioni. Il futuro? Il business dei droni. Consolidamento? Ci sarà a livello europeo.

Domanda. Avete archiviato il primo trimestre post fusione, cosa è emerso e come pensate di chiudere l'anno?

Risposta. Gli ultimi 6 mesi sono stati impegnativi, dalla creazione della nuova società, allo sbarco sul Ftse Mib al lancio del bond da 1 miliardo. I nuovi risultati dicono che ora giochiamo in Champions League, le aspettative si alzano. Abbiamo dato guidance che prevedono ricavi a fine anno tra 660 e 665 milioni e un ebitda al netto degli affitti di 410-415 milioni.

D. Quali sono state le difficoltà?

R. Abbiamo dovuto unificare processi e filosofie di due aziende diverse, che per 25 anni sono state avversarie. Abbiamo dovuto mettere in piedi un nuovo sistema integrato, considerando anche le limitazioni imposte dall'Antitrust e non è stato banale. Ma i risultati stanno nei numeri.?

D. Cosa resta da fare?

R. Completare il set up della macchina. L'implementazione di un sistema unico basato su una nuova IT che ottimizzi le fasi tecniche ma anche quelle commerciali e finanziarie. E poi da ottobre inizia l'implementazione della procedura prevista dall'Antitrust per mettere a disposizione dei nuovi Mno i siti nei comuni sopra i 35.000 abitanti. Potremo tornare a un tenancy ratio, sceso oggi a seguito della fusione intorno a 1,8, ai precedenti valori di 1,9 o anche di più.

D. Il nuovo sistema permetterà risparmi di costi?

R. Lo farà in maniera indiretta, se ottimizzi i processi ottimizzi anche le spese. Saremo però anche molto concentrati sull'innovazione e sulla sostenibilità.

D. Su cosa sarà focalizzato il business?

R. Il primo ruolo è supportare gli operatori nella digitalizzazione del Paese, proponendo le soluzioni infrastrutturali più adatte. Oltre all'acquisizione di nuovi tenant, punteremo a nuove soluzioni per i clienti. Senza dimenticare che siamo da sempre tra i più grandi sostenitori delle coperture indoor dedicate. Solo questa settimana abbiamo annunciato accordi con il nuovo polo del lusso della catena Lungarno Collection e con l'università Luiss. L'ottica è quella di dare un servizio one-stop-shop con tutti i servizi che servono a un operatore.

D. Parliamo di 5G: quale evoluzione si aspetta?

R. La diffusione del 5G si giocherà molto in ambito outdoor, ma anche in ambito indoor. Il 5G viene associato spesso ed erroneamente a problemi di salute o a pericoli per la sicurezza. Si tratta di sensazioni superficiali che distraggono dall'opportunità di arrivare a una svolta digitale per l'economia italiana. Il 5G potrebbe portare a un incremento di 0,3 punti percentuali di pil.

D. C'è una reale necessità di una nuova tecnologia?

R. C'era già prima e in più il Covid ha accelerato i processi di almeno 5-6 anni. Tra 12-18 mesi la rete 4G non riuscirà più a gestire la quantità di dati in circolazione, prevista in aumento.

D. Quando davvero la tecnologia 5G entrerà nelle vite di tutti?

R. In maniera definitiva penso ci vorranno circa 3 anni, ma i terminali 5G sono già disponibili sul mercato, e questo è già positivo. E le principali città italiane saranno già pronte a partire dalla fine del 2020.

D. Quali saranno i nuovi servizi che citava?

R. Le torri sono certificate dal punto di vista della geolocalizzazione e sono l'elemento più prossimo al cliente finale. Per un oggetto volante sapere dove si è rispetto a cosa è fondamentale. Parlo del settore destinato a crescere di anno in anno dei droni. Le torri potranno fornire supporto del volo, anche alla luce della nuova normativa. Penso poi a tutti quei servizi che hanno necessità di una bassa latenza, cioè istantaneità nella risposta per il cliente. L'altra grande scommessa di Inwit riguarda le small cells.

D. State studiando operazioni di m&a?

R. Abbiamo già 22 mila siti da gestire. Per i prossimi 12-18 mesi la crescita sarà solo organica. Come ho detto dobbiamo completare il set up. Poi si vedrà.

D. Il mercato europeo però è in fermento..

R. Osserviamo anche noi un forte dinamismo. Da poco è nata Vantage, la società delle torri di Vodafone. Non escludo che Telefonica e Deutsche Telekom possano fare ragionamenti simili nei prossimi mesi. In effetti mi aspetto un consolidamento del mercato. Per quanto ci riguarda, una volta sviluppato il nostro modello best in class, potremmo guardarci intorno.

fch

 

(END) Dow Jones Newswires

August 03, 2020 02:10 ET (06:10 GMT)

Copyright (c) 2020 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Infrastructure Wireless ... (BIT:INW)
Storico
Da Mar 2024 a Apr 2024 Clicca qui per i Grafici di Infrastructure Wireless ...
Grafico Azioni Infrastructure Wireless ... (BIT:INW)
Storico
Da Apr 2023 a Apr 2024 Clicca qui per i Grafici di Infrastructure Wireless ...