Il Cda di Iren ha approvato il piano industriale al 2030 che
prevede un Ebitda di 1,8 miliardi di euro al 2030 (+870 milioni
rispetto al 2020) con un cagr del 7% grazie a crescita organica,
consolidamento e sinergie.
Gli investimenti lordi complessivi sono attesi a 12,7 miliardi
di euro, la Posizione finanziaria netta/Ebitda a 2,5volte al 2030,
l'Utile netto di Gruppo a circa 500 milioni di euro al 2030 (+270
milioni rispetto al 2020). La societa' conferma inoltre la dividend
policy fino al 2025 e a seguire pay-out ratio del 50-55%. Sotto il
profilo occupazionale, il piano prevede l'ingresso nel Gruppo di
7.000 lavoratori.
Nel dettaglio, la strategia di crescita di Iren, estesa a 10
anni, è coerente con i principali macro-trend di settore ovvero la
decarbonizzazione e lo sviluppo delle rinnovabili, l'economia
circolare, l'efficienza energetica e la salvaguardia delle risorse
naturali. L'ambizione di Iren è essere il partner di riferimento
nel territorio, imporsi come leader nella transizione ecologica ed
essere la prima scelta degli stakeholder per i massimi livelli di
qualità del servizio offerto. Tale ambizione si basa su 3 pilastri
strategici: la transizione ecologica con una progressiva
decarbonizzazione di tutte le attività e il rafforzamento della
leadership nell'economia circolare e nell'utilizzo sostenibile
delle risorse, la territorialità con un'estensione del perimetro
nei territori storici e l'evoluzione a partner di riferimento per
le comunità ampliando il portafoglio di servizi offerti, la qualità
attraverso il miglioramento delle performance e la massimizzazione
dei livelli di soddisfazione dei clienti/cittadini.
Tale strategia industriale risulta essere fortemente integrata
con la strategia di sostenibilità, che definisce target puntuali di
medio e lungo termine. In particolare, quest'ultima, è sviluppata
secondo le linee guida della transizione ecologica e della
centralità delle comunità e delle persone ed articolata secondo 5
aree focus: decarbonizzazione, economia circolare, risorse idriche,
città resilienti e persone. Gli investimenti previsti a piano sono
volti all'ottenimento della certificazione ESG Science Based
Target.
Il nuovo piano industriale prevede un ammontare complessivo di
investimenti pari a 12,7 miliardi di euro con un raddoppio degli
investimenti medi annui rispetto al periodo 2015-2020, equamente
distribuiti in arco piano.
Più del 70% degli investimenti cumulati sono destinati ai
settori regolati o semi regolati, al fine di potenziare,
ammodernare e digitalizzare i servizi a rete, con particolare focus
sugli impianti di depurazione, di estendere il teleriscaldamento e
di migliorare la qualità del servizio della raccolta rifiuti urbani
con l'obiettivo di incrementare il recupero di materia in impianti
propri. Il 61%, pari a circa 7,7 miliardi di euro, è composto da
investimenti di sviluppo, destinati a favorire la crescita
dimensionale del Gruppo, sono relativi prevalentemente allo
sviluppo delle rinnovabili, di impianti di selezione e trattamento,
all'estensione delle reti di teleriscaldamento e ai progetti di
smart solutions. A differenza dei precedenti piani industriali,
sono stati inclusi gli investimenti per linee esterne pari al 14%,
ovvero 1,8 miliardi di euro, e destinati al consolidamento di
società partecipate, alla partecipazione alle gare gas e al
completamento degli ATO nei quali Iren è incumbent. Infine, il
restante 25%, pari a circa 3,2 miliardi di euro, è destinato ad
investimenti di mantenimento.
Dal punto di vista della sostenibilità, 8,7 miliardi di euro,
circa l'80% (70% per la Tassonomia Europea) degli investimenti
organici, sono indirizzati a progetti che concorrono al
raggiungimento degli impegni presi nelle 5 focus aree individuate,
in particolar modo per supportare la resilienza delle città e per
progetti di decarbonizzazione
Si conferma l'impegno di Iren verso un'equilibrata struttura del
capitale finalizzata al mantenimento dell'attuale livello di rating
dell'agenzia Fitch pari a BBB. Nonostante il significativo piano di
investimenti, il profilo finanziario è previsto bilanciato in
termini di PFN/Ebitda ratio che è atteso sempre inferiore alla
soglia di 3,5x nell'orizzonte di piano. Il fabbisogno finanziario
in arco piano è atteso costante con un lieve incremento nell'ultimo
triennio. Tali esigenze di finanziamenti verranno gestite con gli
strumenti più adatti per garantire una adeguata diversificazione di
fonti ed investitori, privilegiando il ricorso agli strumenti di
finanza sostenibile. Il costo medio del debito è atteso ridursi nei
prossimi 10 anni, grazie al favorevole scenario dei tassi di
mercato, assestandosi in un range pari a 1,4/1,6%.
Nonostante il forte incremento degli investimenti si conferma la
dividend policy del precedente piano con un dividendo pari a 10
euro c/azione sull'utile netto 2021 (+5,3%) e una crescita del 10%
annua fino al 2025. Nella seconda parte di piano, il dividendo per
azione sarà pari al 50/55% dell'utile netto di gruppo.
Il piano d'investimenti prevede oltre 4,9 miliardi di euro volti
a incrementare l'efficienza e la qualità dei servizi con una forte
crescita della RAB che raggiungerà i 4,8 miliardi di euro nel 2030.
Il 50% degli investimenti destinati alle reti è indirizzato al
servizio idrico integrato, per il potenziamento e l'incremento
della resilienza della rete, lo sviluppo degli impianti di
depurazione, la crescita inorganica tramite il consolidamento delle
partecipazioni di minoranza e la partecipazione a gare idriche in
ATO sinergici. Alla distribuzione del gas sono destinati il 18%
degli investimenti delle reti, in particolare volti al mantenimento
dell'infrastruttura attuale, sostituendo le vecchie tubature con
quelle di ultima generazione e pronte ad accogliere miscele di
idrogeno e allo sviluppo in aree strategiche tramite la
partecipazione alle gare. Il 17% degli investimenti delle reti è
destinato alla distribuzione elettrica per consentire l'evoluzione
delle reti adeguandole a sostenere maggiori potenze data
l'elettrificazione dei consumi, perseguendo in modo continuativo
un'efficienza operativa, necessaria per fornire il miglior servizio
a livelli accessibili ai cittadini. Infine, il 16% è destinato alle
reti di teleriscaldamento per l'estensione delle volumetrie e lo
sviluppo della capacità di accumulo termico con focus
sull'innovazione tecnologica per favorire la decarbonizzazione. Gli
investimenti e le sinergie previste permettono l'ottenimento di un
Ebitda pari a 870 milioni di euro nel 2030 (+ 370 milioni di euro
rispetto al 2020).
L'economia circolare si conferma la bussola del settore
ambientale nel quale è previsto un piano d'investimenti di oltre
2,5 miliardi di euro. Il 66% dei quali è destinato allo sviluppo
delle filiere connesse alla raccolta urbana, tra cui l'espansione
della capacità di trattamento e riciclo anche tramite partnership
per flussi in entrata e allo sviluppo di 2 impianti waste to energy
e waste to chemical per colmare il gap infrastrutturale locale
nella gestione del rifiuto indifferenziato. Il 34% restante è
indirizzato all'attività di raccolta per uno sviluppo territoriale,
ampliando il bacino degli utenti serviti partecipando a gare, e un
miglioramento della qualità del servizio attraverso l'adozione di
processi automatizzati, la digitalizzazione e l'elettrificazione
delle flotte. Tali investimenti consentono l'ottenimento di un
EBITDA pari a 430 milioni di euro nel 2030 (+260 milioni di euro
rispetto al 2020).
Il piano è caratterizzato dallo sviluppo delle fonti
rinnovabili, solare ed eolico, secondo l'obiettivo di
decarbonizzazione del parco generativo volto a traguardare la
certificazione ESG Science Based Target, lo sviluppo dello storage
necessario per catturare le diverse opportunità e il completamento
degli interventi di flessibilizzazione degli impianti cogenerativi.
È inoltre prevista la dismissione di asset di generazione
termoelettrica non funzionali al teleriscaldamento.
A supporto di tali progetti sono previsti 2,5 miliardi di
investimenti volti a supportare il raggiungimento di un Ebitda a
fine piano pari a 260 milioni di euro (+160 milioni di euro
rispetto al 2020).
L'impegno di Iren è volto ad incrementare il valore del cliente,
grazie a maggiori consumi elettrici attesi e all'ulteriore spinta
data dai servizi di IrenPlus, e a ridurre il churn rate in seguito
al miglioramento della qualità del servizio, ad un ribilanciamento
del mix di canali d'acquisizione favorendo quelli pull e allo
sviluppo delle comunità energetiche. Nel 2030 l'obiettivo è il
raggiungimento di 2,6 milioni di clienti con focus principale su
quelli elettrici anche grazie alla completa liberalizzazione del
mercato della maggior tutela.
A supporto di tale impegno sono previsti 650 milioni di euro di
investimenti che consentiranno l'ottenimento di un Ebitda pari a
180 milioni di euro (in crescita di 30 milioni di euro rispetto al
2020).
Infine, 1,6 miliardi di euro di investimenti sono destinati allo
sviluppo dei progetti di smart solutions, tra i quali i servizi
legati all'efficientamento energetico degli edifici, supportati
dalla forte spinta data dagli incentivi fiscali che permetterà di
accelerare l'acquisizione di nuovi clienti pubblici e privati a
livello nazionale anche grazie all'integrazione di Bosh Energy,
recentemente acquisita, e allo sviluppo di un portafoglio di
servizi completo per i territori di riferimento e per le aziende
volto a indirizzare il crescente fabbisogno di sostenibilità delle
stesse. Gli investimenti riguardanti l'e-mobility sono volti ad
ottenere una posizione rilevante nella vendita di prodotti e
servizi legati alla ricarica privata e l'installazione di colonnine
pubbliche e semi pubbliche, supportando anche le amministrazioni
locali a creare l'infrastruttura necessaria per l'elettrificazione
del trasporto pubblico locale. Inoltre, Iren offrirà le proprie
competenze a favore delle comunità per la gestione di progetti
complessi come la ristrutturazione di edifici pubblici, il dissesto
idrogeologico e specifici interventi urbanistici. Tale approccio
consentirà l'ottenimento di un Ebitda pari a 60 milioni di euro (in
crescita di 50 milioni di euro rispetto al 2020).
com/lab
MF-DJ NEWS
1110:30 nov 2021
(END) Dow Jones Newswires
November 11, 2021 04:31 ET (09:31 GMT)
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