Iren: utile netto attribuibile soci 1* sem a 133 mln (-11,9% a/a)
04 Agosto 2020 - 12:33PM
MF Dow Jones (Italiano)
Iren chiude il primo semestre con un utile Netto di Gruppo
attribuibile agli azionisti pari a 133 milioni di euro (-11,9%
rispetto a 151 milioni di euro al 30/6/2019).
I ricavi, spiega una nota, si attestano a 1.826 milioni di euro
(-18,4% a/a). Questa decrescita è da ricondursi ad uno scenario
energetico e climatico particolarmente sfavorevole. Il calo dei
ricavi non si è riflesso in una perdita di marginalità. L'Ebitda e'
di 473 milioni di euro (-1% a/a). Escludendo il saldo netto di
circa 20 milioni di euro degli elementi non ricorrenti che hanno
influenzato positivamente il primo semestre 2019 e quello 2020,
l'Ebitda risulterebbe in crescita del 4%. L'impatto negativo
generato dal Covid-19 è pari a 10 milioni di euro. L'Ebit ammonta a
232 milioni di euro (-10% a/a). L'Indebitamento finanziario netto
e' pari a 2.919 milioni di euro (+7,9% rispetto a 2.706 milioni di
euro al 31/12/2019). L'incremento è dovuto al peggioramento del
capitale circolante netto anche causato dal ritardo degli incassi
dei crediti dei clienti dovuto al Covid-19 (+50 milioni di euro) e
dalla forte crescita degli investimenti (+29%). GLi investimenti
sono pari a 254 milioni (+29%). L'incremento è principalmente
connesso al repowering dell'impianto di Turbigo.
"In uno scenario particolarmente complesso, nei primi sei mesi
dell'anno il Gruppo ha saputo proseguire nel percorso di crescita
per linee esterne definendo l'acquisizione del ramo d'azienda di
SEI Energia, di SI.DI.GAS, di I.Blu, che consentirà un'ulteriore
accelerazione nell'economia circolare permettendo a Iren di
diventare operatore leader nella selezione della plastica COREPLA e
nel trattamento del plasmix e, infine, di Unieco Ambiente che
favorirà l'ingresso in nuovi territori e rafforzerà ulteriormente
il profilo industriale di Iren nel settore Ambiente e nel
trattamento dei rifiuti speciali. La significativa crescita della
base clienti nei settori energetici testimonia l'elevato livello di
servizio offerto da Iren anche in un periodo straordinario nel
quale gli oltre 8.000 dipendenti del Gruppo, a cui rivolgo il mio
sentito ringraziamento, hanno continuato a erogare i servizi con la
consueta efficienza, professionalità e flessibilità", ha affermato
il Presidente di Iren Renato Boero.
"I risultati raggiunti in questi primi sei mesi del 2020 in un
contesto altamente sfavorevole evidenziano la resilienza del
modello di business del Gruppo e il valore strategico
dell'integrazione di tutti i business." - ha commentato
Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato del Gruppo. "Ancora
una volta il Gruppo ha dimostrato la capacità di perseguire
efficacemente gli obiettivi del Piano Industriale, incrementando
gli investimenti del 29% e confermando il recupero, entro fine
anno, dei leggeri ritardi occorsi sulle opere in costruzione
causati dall'emergenza sanitaria. Il calo della redditività è
dovuto principalmente al venir meno di elementi straordinari, alla
climatica negativa e all'emergenza Covid, dimostrazione che la
gestione ordinaria è solida e orientata verso la crescita futura.
Gli investimenti effettuati negli ultimi anni sulle persone e
sull'innovazione tecnologica ci hanno permesso di contrastare
efficacemente e attenuare l'impatto di uno scenario particolarmente
complesso. Forti di tale consapevolezza, guardiamo con ottimismo
alla seconda parte dell'anno".
Secondo il management in uno scenario internazionale nel quale
le maggiori economie mondiali registreranno una contrazione del PIL
dovuta all'emergenza sanitaria globale, il Gruppo Iren si confronta
con uno scenario nazionale caratterizzato da una forte contrazione
della domanda e bassi prezzi delle commodity. Il Gruppo si aspetta
di contenere l'impatto dell'emergenza Covid-19 sui risultati
operativi, principalmente in ragione della natura del business in
cui opera (oltre 70% in settori regolati o semi regolati). Da un
lato, la situazione emergenziale ha rallentato alcuni cantieri e di
conseguenza gli investimenti pianificati, ritardo che ci attendiamo
di recuperare nel corso dell'anno; dall'altro lato il Gruppo
sosterrà costi emergenti legati alla situazione straordinaria, un
rallentamento dei progetti di efficientamento ed una parziale
riduzione dei volumi di vendita. Si stima che, qualora non si
verificassero ulteriori lockdown nella seconda parte del 2020,
l'impatto sull'Ebitda a fine anno generato dal Covid-19 sia pari a
15 milioni di euro.
In funzione delle recenti disposizioni di ARERA e dei
provvedimenti aziendali adottati a mitigazione degli impatti
economici e sociali conseguenti alla crisi, il Gruppo riporterà un
effetto a fine anno sul capitale circolante pari a 80 milioni di
euro a seguito dell'interruzione di nuove azioni di
sospensione/riduzione delle forniture (gas, luce, acqua e
teleriscaldamento). A causa delle possibili difficoltà di liquidità
del portafoglio clienti, il Gruppo ha già incrementato il fondo
svalutazione crediti in ragione della valutazione delle perdite
attese per 25 milioni di euro. Tali assunzioni sono coerenti con
l'ipotesi che non si verifichino ulteriori lockdown nella seconda
parte dell'anno.
Nonostante la cessazione del lockdown nello scorso maggio, il
precedente fermo delle attività ed il persistere di misure di
contenimento non porterà ad un pieno recupero della domanda e dei
prezzi rispetto all'anno precedente. Tuttavia nel corso del 2020 il
Gruppo, per quanto concerne le attività energetiche, ha messo in
atto una serie di azioni che consentiranno di mitigare l'impatto
della crisi: si prevede di poter cogliere le potenzialità del
portafoglio clienti attraverso un recupero della marginalità
unitaria grazie alle strategie commerciali implementate e
all'incremento della base clienti.
Per quanto concerne i settori regolati, si prevede che le
modifiche tariffarie, collegate al quadro regolatorio approvato da
ARERA nel settore idrico e nella distribuzione energetica abbiano
un impatto negativo limitato sulla marginalità attesa e saranno
completamente compensate dalla crescita dei ricavi regolati
sostenuti dagli investimenti realizzati. Infine, per quanto
riguarda il settore Ambiente, la nuova regolazione ARERA del
servizio di raccolta avrà un limitato impatto negativo sulla
redditività. Le redditività delle attività di trattamento e
smaltimento continuerà a riflettere il calo dei volumi di rifiuti
gestiti e la diminuzione dei prezzi energetici. Il Gruppo
proseguirà inoltre nel proprio percorso di crescita declinato
nell'ultimo piano industriale, che prevede rilevanti investimenti
soprattutto nelle divisioni Reti e Ambiente oltre che ad
investimenti destinati a potenziare la capacità di generazione
elettrica. Iren conferma inoltre la sostenibilità come uno dei
principali pilastri strategici, continuando ad investire in
progetti legati alla Circular Economy, l'utilizzo efficiente delle
risorse e la riduzione delle emissioni, per un ammontare pari a
circa il 60% degli investimenti previsti nel piano industriale.
com/lab
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0412:17 ago 2020
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August 04, 2020 06:18 ET (10:18 GMT)
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