Isp: al via offerta residuale, delisting azioni Ubi 18/9
12 Agosto 2020 - 08:33AM
MF Dow Jones (Italiano)
Nell'ambito dell'Opas che Intesa Sanpaolo ha lanciato su Ubi
Banca, il periodo concordato con Borsa Italiana nel corso del quale
l'Offerente adempirà all'Obbligo di Acquisto e i titolari delle
Azioni Residue potranno, mediante la presentazione di una Richiesta
di Vendita, chiedere all'Offerente di acquisire le Azioni Residue,
avrà inizio alle ore 8h30 del 24 agosto e terminerà alle ore 17h30
dell'11 settembre.
Il pagamento del Corrispettivo dell'Obbligo di Acquisto agli
Azionisti Richiedenti sarà effettuato il 17 settembre 2020. Il
pagamento dell'Importo in Contanti della Parte Frazionaria sarà
effettuato il 1 ottobre, soggetto a eventuale proroga ai sensi
delle disposizioni normative e regolamentari applicabili.
Per quanto riguarda il delisting delle azioni di Ubi, le azioni
ordinarie di UBI Banca saranno revocate dalla quotazione sul
Mercato Telematico Azionario a decorrere dal 18 settembre 2020
salvo quanto di seguito indicato in relazione alla Procedura
Congiunta (nel qual caso il Delisting interverrà nei tempi indicati
nell'ultimo paragrafo qui di seguito). In seguito alla revoca delle
azioni ordinarie dell'Emittente dalla quotazione sul Mercato
Telematico Azionario (ossia in caso di Delisting), i titolari di
Azioni Ubi che non abbiano richiesto all'Offerente di acquistare le
Azioni Residue saranno titolari di strumenti finanziari non
negoziati in alcun mercato regolamentato, con conseguente
difficoltà di liquidare il proprio investimento.
Nell'eventualità invece in cui, a seguito dell'esecuzione della
Procedura di Adempimento dell'Obbligo di Acquisto l'Offerente venga
a detenere una partecipazione pari o superiore al 95% del capitale
sociale dell'Emittente e, di conseguenza, venga eseguita la
Procedura Congiunta, Borsa Italiana disporrà la sospensione delle
azioni dell'Emittente dalla quotazione e/o il Delisting, tenendo in
considerazione i tempi previsti per l'esercizio del Diritto di
Acquisto.
Qualora tutti gli azionisti di UBI Banca presentassero Richieste
di Vendita relative alla totalità delle Azioni Residue chiedendo il
Corrispettivo Integrale in Contanti, l'importo complessivo in
contanti che dovrebbe essere pagato dall'Offerente per tutte le
Azioni Residue sarebbe pari a 397.525.674,14 euro. A garanzia
dell'esatto adempimento dell'obbligazione di pagamento del
Corrispettivo in Denaro e/o del Corrispettivo Integrale in
Contanti, l'11 agosto, Intesa Sanpaolo ha ottenuto da parte di
Mediobanca - Banca di Credito Finanziario l'emissione di lettera di
garanzia, ai sensi della quale la Banca Garante dell'Esatto
Adempimento si è impegnata irrevocabilmente a corrispondere, a
semplice prima richiesta dell'Intermediario Incaricato del
Coordinamento della Raccolta delle Adesioni, il Corrispettivo in
Denaro o il Corrispettivo Integrale in Contanti dovuto
dall'Offerente per ogni Azione Residua oggetto di Richiesta di
Vendita, sino a un ammontare complessivo comunque non superiore al
Potenziale Ammontare Massimo Complessivo del Corrispettivo in
Contanti ed esclusivamente per il caso di inadempimento di Intesa
Sanpaolo all'obbligo di pagamento del Corrispettivo in Denaro o del
Corrispettivo Integrale in Contanti alla Data di Pagamento del
Corrispettivo dell'Obbligo di Acquisto.
Intesa Sanpaolo ritiene che il Potenziale Ammontare Massimo
Complessivo del Corrispettivo in Contanti sia di importo non
significativo e il suo eventuale integrale pagamento non abbia
effetti sul raggiungimento degli obiettivi del Piano di Impresa e
degli Obiettivi Strategici dell'Operazione, che, pertanto, sono
ritenuti validi alla data odierna. Più in dettaglio per il Gruppo
Intesa Sanpaolo, senza considerare l'acquisizione di UBI Banca, ci
si attende che l'utile netto possa risultare non inferiore a circa
3 miliardi di euro nel 2020 e non inferiore a circa 3,5 miliardi
nel 2021, assumendo un costo del rischio potenzialmente fino a
circa 90 centesimi di punto per il 2020 e fino a circa 70 centesimi
di punto per il 2021. Anche considerando l'acquisizione di UBI
Banca, viene confermata la politica dei dividendi del Gruppo, che
prevede la distribuzione di un ammontare di dividendi cash
corrispondente a un payout ratio pari al 75% dell'utile netto per
l'esercizio 2020 (1) e al 70% per l'esercizio 2021,
subordinatamente alle indicazioni che verranno fornite dalla BCE in
merito alla distribuzione di dividendi successivamente al 1°
gennaio 2021, termine della raccomandazione del 28 luglio scorso.
In aggiunta alla prevista distribuzione di dividendi cash da utile
netto del 2020, Intesa Sanpaolo intende ottenere l'approvazione
della BCE per una distribuzione cash da riserve nel 2021 alla luce
dell'utile netto 2019 allocato a riserve nel 2020.
Viene confermato un coefficiente patrimoniale Common Equity Tier
1 ratio a regime pro-forma atteso superiore al 13% nel 2021, anche
considerando l'acquisizione di Ubi Banca e la predetta potenziale
distribuzione cash da riserve. Per il Gruppo risultante
dall'acquisizione di Ubi Banca, si prevede dal 2022 un utile netto
non inferiore a 5 miliardi di euro e il proseguimento di una
strategia focalizzata sulla remunerazione per gli azionisti e sul
mantenimento di solidi coefficienti patrimoniali. Si intende
rendere noto il nuovo Piano di Impresa entro la fine del 2021,
appena lo scenario macroeconomico sarà diventato più chiaro.
L'Offerente ritiene, inoltre, che, anche tenuto conto del
Potenziale Ammontare Massimo Complessivo del Corrispettivo in
Contanti, il Gruppo disponga di capitale circolante sufficiente per
far fronte ai propri fabbisogni finanziari correnti, per tali
intendendosi quelli relativi ai 12 mesi successivi alla data
odierna.
MF-DJ NEWS
1208:17 ago 2020
(END) Dow Jones Newswires
August 12, 2020 02:18 ET (06:18 GMT)
Copyright (c) 2020 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Infrastructure Wireless ... (BIT:INW)
Storico
Da Feb 2024 a Mar 2024
Grafico Azioni Infrastructure Wireless ... (BIT:INW)
Storico
Da Mar 2023 a Mar 2024