Cala il sipario sull'avventura di Vivendi nel capitale di Mediaset. Domani è previsto l'avvio della manovra di disimpegno della media company francese da Cologno, secondo quanto indicato dall'accordo firmato all'inizio di maggio con cui i due gruppi hanno messo una pietra tombale su cinque anni di scontri giudiziari, stabilendo la road map per l'uscita di Vincent Bollorè dal Biscione.

Lo scrive Il Corriere della Sera aggiungendo che il primo passaggio è l'incasso del dividendo staccato da Mediaset, previsto per domani. Su 350 milioni di cedole Vivendi incasserà circa 100 milioni di euro. Da giovedì potrà invece partire la vendita delle azioni. Una prima tranche del 5% è già in viaggio verso Fininvest, che si porterà dal 44,2% al 49,2% nel capitale (dovrebbe equivalere al 50,9% dei diritti di voto), reinvestendo di fatto il dividendo per blindare il controllo del Biscione. L'accordo tombale negoziato a cavallo tra fine aprile e i primi di maggio da Luca Fossati (Chiomenti) e Giuseppe Scassellati-Sforzolini (Cleary Gottlieb) fissa un arco di cinque anni per l'uscita di Vivendi da Mediaset, ma è molto probabile che ci vorrà meno. Tutto dipende dai valori di Borsa.

Le prime azioni in vendita saranno quelle custodite per conto dei francesi da Simon Fiduciaria, pari al 19,9% del capitale di Cologno. Fininvest ha un'opzione per comprare l'eventuale invenduto, mentre il 5% già concordato sarà ceduto direttamente da Vivendi al prezzo di 2,70 euro ad azione (2,71 euro la chiusura di ieri). L'esecuzione del contratto con la holding della famiglia Berlusconi è fissata per il 22 luglio, giovedì. Il gruppo francese potrà mantenere il restante 4,6%, ma anche questa quota sembra destinata ad essere liquidata entro l'arco dell'accordo.

Con l'esecuzione dell'intesa cadono tutte le pendenza tra Vivendi, Mediaset e Fininvest, che per cinque anni hanno tenuto impegnati i contendenti in tribunale, tra Milano, Madrid e Amsterdam, con esiti che hanno rafforzato la posizione dei francesi, inducendo il Biscione prima ad accantonare il piano di riassetto «Media for Europe» e poi a concordare una soluzione con Bollorè, in modo da poter riprendere il progetto del polo paneuropeo della tv. E infatti l'esito finale dell'accordo è proprio la possibilità per Pier Silvio Berlusconi di ricominciare a pensare alla crescita di Mediaset in Europa, partendo da dove il piano si era fermato: la creazione di una holding il Olanda, Media for Europe, in cui raccogliere le partecipazioni nelle attività televisive a partire da Mediaset e Mediaset Espana - destinate con ogni probabilità a fondersi in tempi brevi -, e il 23,5% del broadcaster tedesco ProsiebenSat.1. L'operazione è stata già approvata dall'assemblea del gruppo di Cologno, con il voto favorevole di Vivendi come concordato nell'intesa tombale, in cui rientravano anche l'abolizione del meccanismo del voto maggiorato in Mediaset e il divieto per Vivendi di comprare in futuro altre azioni di Cologno.

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July 20, 2021 02:26 ET (06:26 GMT)

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