Un "chiarimento", prima che l'emendamento "salva-Mediaset", dopo il passaggio in Senato, venga approvato in via definitiva anche nell'altro ramo del Parlamento. È questo il contenuto di una lettera che Vivendi ha inviato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai ministri dell'Economia e dello Sviluppo economico, Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli, in data 13 novembre, giorno successivo all'approvazione dell'emendamento che difende Mediaset da scalate straniere.

Lo riporta l'Huffington Post, spiegando che si tratta di un warning ancora informale, proprio perché l'emendamento non è ancora legge, ma che prepara il prossimo step: se non arriveranno risposte soddisfacenti, Vivendì non "potrà fare altra scelta che fare ricorso alla Commissione europea per preservare il propri diritti".

Nel testo, che l'Huffington Post è in grado di rivelare, il riferimento è all'articolo 49 del Tfue, il Trattato che disciplina il funzionamento dell'Unione con le norme relative alla concorrenza: la norma in questione, per il colosso francese, "pone in essere un comportamento discriminatorio" e viola la sentenza di settembre della Corte di giustizia europea, che mandò la Gasparri nel reparto antiquariato. Consentendo in tal modo "all'Agcom a sua discrezione di privare Vivendì del godimento dei suoi diritti di minoranza".

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November 17, 2020 09:58 ET (14:58 GMT)

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