Mediaset: Vivendi valuta lettera a Ue contro emendamento (Sole)
13 Novembre 2020 - 09:05AM
MF Dow Jones (Italiano)
Vivendi, che è il primo azionista "in sonno" di Tim e il secondo
"congelato" in Mediaset, si è sentita offesa dall'emendamento
"salva Mediaset" che è appena passato in Senato, ritenendo ingiusto
lo schiaffo politico ricevuto quando pensava di aver conquistato la
fiducia delle istituzioni per essersi "comportata bene" sul fronte
Tim.
Lo scrive Il Sole 24 Ore aggiungendo che l'irritazione può
prendere la forma di una lettera alla Ue contro l'emendamento che
dovrebbe proteggere Mediaset da un'impossibile scalata francese,
impossibile senza l'accordo di Fininvest che è ormai a un passo dal
50%. Vivendi ha intenzione di opporsi in tutti i modi contro una
mossa che va contro la recente pronuncia della Corte di giustizia
europea che ha messo in dubbio la compatibilità con le regole Ue
della legge Gasparri.
Il prossimo 16 dicembre, al Tar del Lazio, è fissata l'udienza
per la causa contro la delibera Agcom che aveva imposto ai francesi
la scelta tra mantenere oltre il 10% la quota in Telecom o quella
in Mediaset, sulla base appunto della legge Gasparri. Su entrambi i
fronti la media company che fa capo a Vincent Bolloré si è
discretamente impantanata. In Tim ha subito l'iniziativa attivista
del fondo Elliott e da quasi tre anni è in minoranza in cda pur
avendo, col 23,94%, una quota a un soffio dalla soglia d'Opa. In
Mediaset - dove ha rastrellato il 28,8% del capitale fermandosi
anche qui a un passo dall'Opa - ha segnato un punto importante in
sede Ue, silurando la legge Gasparri, che costituiva l'architrave
della difesa del Biscione, ma la questione è tutt'altro che
risolta. Tant'è che non risultano contatti attivi, nemmeno tra i
legali, su alcuna ipotesi di compromesso.
Ora l'emendamento inserito nell'ultimo Dl Covid, attualmente
alla Camera, dovrebbe essere convertito in legge pochi giorni prima
dell'udienza al Tar. Prevede che Agcom avvii un'istruttoria per
verificare eventuali lesioni del pluralismo nel caso di un soggetto
che operi nel mercato delle comunicazioni elettroniche e
contemporaneamente in un altro mercato tra quelli del sistema
integrato delle comunicazioni «anche attraverso partecipazioni in
grado di determinare un'influenza notevole».
Secondo la relazione illustrativa l'emendamento è finalizzato a
coprire temporaneamente il vuoto normativo creato dalla sentenza
della Corte di giustizia Ue, che ha ritenuto in contrasto con le
regole comunitarie il comma 11 dell'articolo 43 del Tusmar, alla
base della delibera Agcom dell'aprile 2017 che ha portato appunto
Vivendi a "congelare" sotto il 10% le proprie quote in Mediaset. La
delibera Agcom contestata potrebbe quindi essere disapplicata, ma
in ogni caso l'Agcom dovrà tener conto anche delle nuove
disposizioni normative italiane.
pev
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November 13, 2020 02:50 ET (07:50 GMT)
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