Mediobanca: pronto ok Bce, Del Vecchio punta subito a 13-14% (Sole)
11 Agosto 2020 - 9:08AM
MF Dow Jones (Italiano)
L'ok della Bce alla Delfin a salire fino al 20% di Mediobanca è
atteso dopo Ferragosto, comunque entro il 24 quando scade il
termine dei 60 giorni dalla richiesta inoltrata dalla finanziaria
di Leonardo Del Vecchio che, nell'immediato (secondo le voci),
potrebbe aumentare la propria partecipazione dal quasi 10% attuale
al 13-14%, superando così anche il patto di consultazione che
riunisce il 12,5% del capitale e ha come maggior azionista
Mediolanum.
Lo scrive Il Sole 24 ore aggiungendo che l'autorizzazione
sarebbe stata chiesta alla Vigilanza qualificando Delfin come
investitore finanziario senza pretese di governance, tant'è che il
patron di Luxottica non avrebbe intenzione di presentare una sua
lista per il rinnovo del consiglio di Mediobanca all'assemblea del
prossimo 28 ottobre.
Contatti finora non ce ne sono stati nè con il board, nè con
l'attuale patto di consultazione, che comunque sulla governance non
ha più voce in capitolo, dato che quest'anno per la prima volta
sarà il consiglio uscente a presentare la "lista di maggioranza",
contando sull'appoggio degli investitori istituzionali che hanno in
mano oltre il 50% del capitale e nelle ultime assemblee hanno
approvato i punti all'ordine del giorno con maggioranze bulgare del
98-99%.
Le liste dovrebbero essere presentate nella seconda metà di
settembre per un rinnovo del cda in continuità, ma con più
indipendenti, mantenendo a 15 il numero degli amministratori. Nel
board siedono attualmente tre consiglieri che provengono dalle fila
interne dell'istituto, il presidente Renato Pagliaro, l'ad Alberto
Nagel e il direttore generale Saverio Vinci. L'orientamento resta
quello di confermare l'assetto di vertice. Modifiche invece sono in
vista nella rappresentanza del patto, che, col tempo, si era
asciugata a due soli esponenti diretti dell'azionariato. Con il
passaggio al patto "light" di pura consultazione, anche gli ultimi
due posti saranno cancellati. Così Alberto Pecci e Marie Bolloré,
che erano in rappresentanza di due azionisti del vecchio patto, non
saranno riproposti e saranno sostituiti invece da due
amministratori indipendenti. Vincent Bollorè, che sta riducendo la
sua quota e non ha aderito all'attuale patto di consultazione,
dovrebbe comunque indicare un indipendente, confermando il
consigliere uscente Valérie Hortefeux.
Anche Assogestioni dovrebbe confermare i consiglieri di
minoranza Angela Gamba e Alberto Lupoi. È da vedere se Blue Bell,
che ha avviato una campagna attivista su Mediobanca, presenterà una
propria lista. L'incognita è per quale lista voterà Del Vecchio, se
effettivamente non presenterà un elenco di propri candidati.
L'assemblea di fine ottobre sarà convocata anche in sede
straordinaria per cancellare la previsione statutaria che vincola
la scelta dell'amministratore delegato ai dirigenti interni del
gruppo con un'anzianità superiore ai tre anni, una modifica che
dovrebbe valere perciò di fatto, salvo sorprese, dal successivo
rinnovo del consiglio, in teoria tra tre anni. Tutta da
interpretare invece, per i suoi eventuali effetti sulla partita, è
la norma comparsa nel decreto governativo della settimana scorsa
che emenda il decreto legge del 15 marzo 2012 prevedendo per le
società strategiche -come sono diventate anche banche e
assicurazioni- che anche "un mutamento nella composizione degli
organi di amministrazione" debba essere notificato entro dieci
giorni e comunque prima che vi sia data attuazione alla Presidenza
del consiglio. Non è chiaro se e come il testo verrà proposto in
sede di conversione del decreto in legge.
vs
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August 11, 2020 02:53 ET (06:53 GMT)
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