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Il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador ha detto di essere risultato positivo al Covid-19 e di essere in cura per quelli che ha definito sintomi lievi.

Lopez Obrador, 67 anni, ha continuato a viaggiare per il Paese e a partecipare a eventi pubblici anche durante l'ondata di casi che ha colpito il Messico nell'ultimo mese. Il Paese ha registrato quasi 150.000 morti per Covid-19. "Come sempre, sono ottimista", ha scritto in un tweet, aggiungendo che "ce la faremo tutti".

Il presidente ha aggiunto che questa mattina avrebbe telefonato al presidente russo Vladimir Putin, per discutere della possibile acquisizione da parte del Messico del vaccino russo Sputnik V contro il Covid.

Lopez Obrador ha detto che si occuperà delle questioni governative dal Palazzo Nazionale di Città del Messico, dove vive e svolge la maggior parte dei suoi doveri. Nel frattempo il ministro dell'Interno Olga Sanchez Cordero presiederà le conferenze stampa mattutine. Il Messico non ha un vicepresidente che assumerebbe formalmente le funzioni se il presidente si ammalasse gravemente.

Il dottor Alejandro Macias, un esperto messicano di malattie infettive, ha affermato che Lopez Obrador appartiene a un gruppo ad alto rischio a causa della sua età e di problemi cardiaci pregressi. "Alla sua età, il recupero tende a essere più lungo e complicato", ha spiegato.

Macias ha detto di sperare che quando si riprenderà, Lopez Obrador, che ha indossato raramente una mascherina, parlerà al pubblico della necessità di farlo.

Il presidente ha talvolta minimizzato la pandemia. L'anno scorso, ha continuato a tenere manifestazioni e ad abbracciare i sostenitori mentre il coronavirus si diffondeva in tutto il Paese. Ma alla fine ha iniziato a seguire i consigli di Hugo Lopez-Gatell, il massimo ufficiale sanitario incaricato della risposta messicana alla pandemia.

Il presidente ha anche affrontato critiche perché il Messico conduce da 15 a 20 test giornalieri ogni 100.000 persone, il tasso più basso nell'emisfero occidentale, secondo Our World in Data, un progetto di ricerca senza scopo di lucro con sede presso l'Università di Oxford.

Diversi membri del gabinetto di Lopez Obrador sono stati infettati dal Covid-19, tra cui il ministro delle Finanze Arturo Herrera, risultato positivo a giugno, e Jesus Ramirez, l'addetto stampa del presidente, a gennaio.

Anche capi di stato come Boris Johnson del Regno Unito, Jair Bolsonaro del Brasile e l'ex presidente Donald Trump sono risultati positivi al coronavirus lo scorso anno.

Circa 1,8 milioni di persone in Messico sono risultate positive al Covid-19 ma gli epidemiologi dicono che il tasso di infezione e il numero di morti sono molto più alti di quanto suggeriscano le stime ufficiali.

Ospedali pubblici e privati sono alle prese con una seconda ondata che ha travolto le strutture e sta provocando una grave carenza di bombole di ossigeno. "E' una catena di irresponsabilità che culmina in un trattamento della pandemia, che è stato uno dei peggiori al mondo", ha detto Salomon Chertorivski, un ex ministro della Salute messicano.

Il Messico sta lanciando un programma di vaccinazione a livello nazionale, concentrandosi innanzitutto sugli operatori sanitari in prima linea del settore pubblico. Sono state somministrate quasi 630.000 dosi.

Lopez Obrador non ha ricevuto il vaccino contro il Covid-19. Il piano di vaccinazione del Governo prevede che le persone di età superiore ai 60 anni ricevano il vaccino in una seconda fase che inizierà a febbraio. Le persone con più di 80 anni saranno le prime della fila.

"Verrà il mio turno quando sarà il turno delle persone che hanno 67 anni, come me. Quando vaccineranno gli anziani, come me, mi vaccineranno", ha detto il presidente, aggiungendo che "queste sono le regole. E' una questione di etica, nessuno può saltare la fila".

cos

(END) Dow Jones Newswires

January 25, 2021 04:54 ET (09:54 GMT)

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