Nuovo capitolo per la querelle tra Lvmh e Tiffany. In una nota appena divulgata, il colosso francese della moda e del lusso ha dichiarato di essere sorpreso della causa intentata dal gioielliere americano alla Corte del Delaware. «Quest'azione legale è totalmente infondata e diffamatoria. Senz'altro Tiffany l'ha preparata da tempo».

Come anticipato da MFF, la maison di preziosi amministrata da Alessandro Bogliolo accusa il gruppo di Bernard Arnault di non aver preso le misure necessarie per ottenere tempestivamente le autorizzazioni delle varie autorità per finalizzare l'acquisizione da 16,2 miliardi di dollari (13,4 miliardi di euro al cambio di oggi). «Il deposito a Bruxelles avrà luogo, come previsto, nei giorni successivi».

Il board di Lvmh, riporta la nota, oltre agli elementi già sollevati, ha avuto l'opportunità di esaminare l'attuale situazione economica di Tiffany e la sua gestione della crisi legata al Covid-19. La società ha rilevato che i risultati del primo semestre e le sue prospettive per il 2020 sono molto deludenti, e significativamente inferiori a quelli di marchi di gioielli nell'orbita del gigante francese.

Inoltre, il colosso recrimina a Tiffany di aver comunque distribuito un ingente dividendo agli azionisti nonostante la società fosse in perdita. Lvmh conferma pertanto che non sussistono le condizioni necessarie per la conclusione dell'acquisizione di Tiffany. Il termine ultimo per la conclusione del deal è il 24 novembre 2020 ma, come sottolineato dal cfo di Lvmh, Jean-Jacques Guiony,: «Non c'è speranza che l'affare avvenga entro tale data».

red/lde

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1109:07 set 2020

 

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