Con risultati in crescita e la decisa volontà di consolidare un business sempre più orientato al mondo del lusso, Missoni si prepara a lasciarsi alle spalle un anno sopra le attese entrando nel 2022 con il vento in poppa.

"Stiamo chiudendo l'esercizio 2021 con risultati che si prospettano molto buoni. Nel periodo di piena pandemia avevamo stimato di recuperare le performance ante-Covid verso il 2022 o 2023 e invece, anche grazie a queste ultime settimane di Natale, arriveremo probabilmente già quest'anno a ripetere i valori ottenuti nel 2019 sia come fatturato che come marginalità", ha anticipato a MFF il ceo Livio Proli.

Che, pur avendo fatto il suo ingresso nella maison italiana partecipata per il 41,2% da Fsi nella primavera del 2020, è riuscito a traghettare con successo il marchio attraverso un momento storico tuttora complesso. Senza perdere di vista le radici del brand evocate nel libro "Missoni - La grande moda italiana", dedicato a Ottavio Missoni in occasione dei 100 anni dalla sua nascita, e presentato nelle scorse settimane.

Domanda: Archiviato questo esercizio, quali sono i prossimi obiettivi?

Risposta: Quest'anno è servito per riemergere dal 2020 e reimpostare il business. Non siamo ancora dove vorremmo essere, ma sarà una partenza positiva e rimarremo fedeli al piano quinquennale approvato dagli azionisti l'anno scorso, che prevede il raggiungimento nel 2025 di 155 milioni di euro di fatturato con una buona marginalità attorno al 12%. Ci auspichiamo che il trend di crescita avrà degli scatti migliorativi, ma sarà comunque una strategia di aumento annuo single-digit, perché abbiamo intenzione di consolidare un business luxury-oriented, quindi non vogliamo prendere scorciatoie o rimanere schiavi di kpi finanziari che possono indurre a operazioni efficaci nell'immediato, ma che sul medio-lungo periodo renderebbero meno sul valore del brand. Abbiamo inoltre come obiettivo il raggiungimento della certificazione B Corp entro metà 2023 e stiamo intraprendendo un percorso per provare a ottenerla.

D. Investirete anche su nuovi mercati?

R. Missoni ha sempre sviluppato la maggior parte del proprio business in Europa, con un'ottima presenza in America dove la brand awareness è molto alta. Negli anni ha sviluppato anche una buona distribuzione in Corea e in Giappone, mentre generalmente in Asia Pacific non ha mai investito tanto. Quindi, compatibilmente con le condizioni sanitarie, cercheremo pian piano di entrare nel mondo asiatico con più forza. Abbiamo già inaugurato un negozio a Shanghai a fine novembre, il primo di dieci opening in programma in tutta la Cina nei prossimi due anni. E non trascuriamo il Middle east, un mercato in salute dove stiamo performando molto bene.

D. A proposito di Medio Oriente, avete di recente svelato il progetto del grattacielo Urban Oasis che sorgerà a Dubai.

R. Questo contract è la sintesi del valore della marca. Stiamo lavorando al nostro lifestyle integrando tutte le offerte dall'abbigliamento alla linea Missoni home per regalare un'esperienza di total living del nostro brand. Abbiamo un altro paio di progetti residenziali potenzialmente in corso.

D. Questa strategia è rivolta anche a un nuovo target di consumatori?

R. I nostri clienti senior rimangono la priorità, ma stiamo facendo un refresh della griffe per dialogare con il mondo dei Millennials. Ecco perché nel corso del 2021 sono nate co-lab importanti con Palm Angels, Supreme o Moleskine. Vogliamo far capire che stiamo uscendo dagli schemi per lanciarci in un nuovo ciclo che porti una ventata di freschezza e modernità. Nel prossimo futuro rafforzeremo il concetto di lusso con una forte matrice artigianale e ci piacerebbe collaborare con marchi di vari settori.

D. Questo come si rifletterà sul prêt-à-porter?

R. Stiamo dando maggior vigore all'uomo, che negli anni era stato forse troppo subordinato alla donna. Siamo invece in grande fase di valutazione perché ci piacerebbe rieditare, sempre tenendo un posizionamento alto, Missoni sport. Negli anni questo segmento aveva sviluppato un volume d'affari interessante e ci piacerebbe recuperare queste radici sportive potenziando la prima linea con un core sport-wellness. Un omaggio al fondatore Ottavio Missoni, che è stato un campione olimpico e al quale è stato recentemente dedicato un libro. Con l'appoggio unanime dei soci sia del fondo che della famiglia abbiamo deciso invece di rafforzare in maniera assoluta il concetto di lusso chiudendo la seconda linea M Missoni, che a livello distributivo e di business confliggeva con il nuovo posizionamento.

red/ann

 

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December 17, 2021 02:43 ET (07:43 GMT)

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