Il business dei pagamenti digitali, colpito in maniera

assai più limitata di altri comparti industriali dalla pandemia, attende

l'operazione di sistema.

Il dossier principale è rappresentato da Nets, il gruppo danese

controllato dal 2017 dai fondi Hellman & Friedman (H&F), Bain Capital e

Advent che all'epoca pagarono 5,3 miliardi di dollari. L'azienda danese

guidata dal ceo Bo Nilsson, che nei giorni scorsi ha rilevato la svizzera

Ccv Schweiz, è nel mirino sia dell'italiana Nexi - in ballo al contempo

con l'operazione di integrazione verticale con Sia, controllata da Cdp -

sia dall'americana Global Payments. Il gruppo guidato dall'ad Paolo

Bertoluzzo, secondo quanto appreso in ambienti finanziari da MF-Milano

Finanza, vuole giocarsi l'opzione dell'offerta carta contro carta per

integrare Nets all'interno del suo perimetro.

Una opzione, questa, che potrebbe essere vista di buon grado dal

management del gruppo nordeuropeo. Inoltre non va trascurato che due dei

tre soci di Nets, vale a dire Advent e Bain, sono quelli che hanno dato

vita a Nexi e l'hanno portata a Piazza Affari. Le due aziende, quindi, si

conoscono bene e sono integrabili. Anche se l'opzione Nexi porterebbe a un

rinvio dell'uscita dal capitale del gruppo danese degli stessi fondi di

private equity che potrebbero poi monetizzare al momento dell'integrazione

con Sia. Ed è, invece, sulla volontà di H&F, Bain e Advent di dire addio,

con ricca plusvalenza, a Nets che punta tutto Global Payments. Il big

americano, che capitalizzza oltre 50 miliardi di dollari, è pronto a

mettere sul piatto tanti miliardi, e cash.

fch

 

(END) Dow Jones Newswires

October 27, 2020 04:51 ET (08:51 GMT)

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