L'Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc) si appresta a nominare la propria prima leader donna nei prossimi giorni, offrendo un nuovo inizio a un'organizzazione indebolita dalle lotte tra Stati Uniti e Cina in un momento di crisi economica globale.

Si sono concluse ieri le consultazioni tra i 164 membri dell'Omc per la scelta tra l'ex ministra delle Finanze nigeriano, Ngozi Okonjo-Iweala, e la ministra del Commercio sudcoreano, Yoo Myung-hee, come nuovo direttore generale.

L'Omc dirà oggi quale candidato avrà ottenuto un sostegno più ampio. Ciò potrà consentire all'organizzazione di scegliere formalmente il suo nuovo direttore generale prima delle elezioni presidenziali statunitensi di martedì prossimo, che probabilmente influenzeranno le tensioni commerciali globali.

La competizione per il posto, che inizialmente ha visto otto candidati, è iniziata quando il brasiliano Roberto Azevedo ha annunciato a maggio che si sarebbe dimesso con un anno di anticipo, in parte per consentire una nuova leadership in vista delle importanti riunioni dell'Omc del prossimo anno.

Okonjo-Iweala, che ha ottenuto un ampio sostegno in Africa, nell'Unione europea e nei Caraibi, sarebbe la prima leader africana dell'Omc. Nonostante detenga la cittadinanza statunitense non ha ricevuto, però, il sostegno dell'amministrazione Trump.

Il presidente Usa si è ripetutamente lamentato dicendo che l'Omc è stata ingiusta nei confronti degli Stati Uniti e alcuni legislatori statunitensi vogliono ritirarsi dal gruppo. Washington ha bloccato la nomina dei giudici alla Corte Suprema dell'Omc, chiamata Organo d'Appello, facendo sì che da dicembre 2019 la Corte abbia troppo pochi giudici per pronunciarsi su grandi controversie commerciali.

Indipendentemente da chi vincerà le elezioni statunitensi, il candidato vincitore del posto di direttore generale dell'Omc dovrà affrontare un duro lavoro per ripristinare l'equilibrio.

L'ex vicepresidente Usa, Joe Biden, ha parlato poco dell'Organizzazione durante la sua campagna elettorale e ha affermato che una delle sue priorità di politica commerciale è lavorare con gli alleati degli Stati Uniti e adottare un approccio multilaterale per affrontare la Cina, il che potrebbe significare una rinnovata attenzione alla pressione su Pechino attraverso un ruolo attivo degli Stati Uniti presso l'Omc.

Tony Blinken, un ex vice segretario di Stato che è uno dei massimi consiglieri di Biden, ha detto a un evento della Camera di Commercio degli Stati Uniti all'inizio di quest'anno che Biden ritiene che l'Omc abbia bisogno di ampie riforme ma possa essere efficace.

I due candidati all'Omc hanno affermato di voler iniziare a ricostruire la fiducia tra i membri per aiutare a rimettere in carreggiata il sistema commerciale globale dopo diversi anni di guerre tariffarie, crescenti restrizioni commerciali e discussioni su ciò che molti Paesi occidentali vedono come concorrenza sleale da parte della Cina.

Gli esperti del commercio avvertono che il direttore generale detiene un potere limitato e che le decisioni in materia di regole commerciali dell'Omc richiedono l'unanimità.

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October 28, 2020 14:03 ET (18:03 GMT)

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