Opec: taglia previsione crescita domanda petrolio in 2019
10 Ottobre 2019 - 03:13PM
MF Dow Jones (Italiano)
L'Opec ha ridotto le previsioni di crescita della domanda di
petrolio per la quarta volta in cinque mesi nel 2019, indicando tra
le cause le incertezze economiche legate alle tensioni commerciali
tra Stati Uniti e Cina e alla Brexit.
Nel suo rapporto mensile sul mercato petrolifero,
l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio ha dichiarato
che si aspetta una decelerazione dell'aumento della domanda
mondiale di petrolio quest'anno, tagliando la sua stima a 980.000
barili al giorno.
Anche se il taglio dell'Opec è stato di soli 40.000 barili al
giorno, rappresenta il terzo mese consecutivo di riduzioni in un
momento in cui il cartello si trova di fronte alla crescente
offerta di greggio da Paesi non-Opec, come gli Stati Uniti, al
nervosismo causato dalle tensioni commerciali e alla paura della
recessione.
L'Opec ha inoltre ridotto le sue previsioni di crescita
dell'offerta per il 2019 e il 2020 per le Nazioni non-Opec, citando
le revisioni al ribasso negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in
Norvegia in vista dell'aumento dell'offerta kazaka e cinese.
"Tra le altre questioni, sembra sempre più probabile che il
rallentamento della dinamica di crescita negli Stati Uniti si
ripercuoterà nel 2020, mentre permarranno le incertezze a livello
Ue, compresa la Brexit", afferma il rapporto, riferendosi alle
prospettive cupe per l'economia globale.
Gli ultimi dati disponibili delle Nazioni dell'Organizzazione
per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Opec) nelle Americhe e
nell'Asia-Pacifico hanno spinto all'ultima riduzione della crescita
della domanda, ha affermato l'Opec.
I prezzi del petrolio sono aumentati vertiginosamente nel corso
dell'ultimo mese, dopo gli attacchi contro le strutture petrolifere
saudite di Abqaiq e Khurais che hanno ridotto del 5% la fornitura
mondiale di greggio. L'Arabia Saudita ha ripristinato la maggior
parte della produzione persa più rapidamente del previsto e ha
adempiuto alle spedizioni di greggio già programmate. L'output nel
Regno è però diminuito di 660.000 barili al giorno a settembre.
Gli attacchi sono arrivati pochi giorni dopo che l'Opec e i suoi
alleati si erano incontrati ad Abu Dhabi e avevano rimandato le
discussioni sul taglio delle loro scorte. Hanno tentato, invece, di
rafforzare l'adesione ai tagli già concordati in precedenza e hanno
estratto circa 400.000 barili di quelli che alcuni delegati
definiscono "i tagli nascosti".
L'Iraq e la Nigeria - che hanno ripetutamente ignorato le loro
quote di produzione - hanno entrambi concordato nuovi tagli alla
fine di quell'incontro. Mentre la produzione giornaliera irachena è
diminuita di 30.000 barili al giorno, la produzione della Nigeria è
aumentata di 110.000 barili al giorno.
Nel frattempo, la produzione è aumentata di 40.000 e 50.000
barili al giorno in Congo, Angola e Kuwait, mentre quella
venezuelana è diminuita di 184.000 barili al giorno, mentre il
Paese sudamericano che deve affrontare lo scompiglio
socio-economico.
L'Opec e i suoi alleati dovrebbero incontrarsi di nuovo a Vienna
all'inizio di dicembre.
cos
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October 10, 2019 08:58 ET (12:58 GMT)
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