Openjobmetis si mette in luce a piazza Affari (+2,4% a 5,98 euro) dopo la pubblicazione di conti del terzo trimestre 2020 in netto miglioramento rispetto al secondo.

In dettaglio, il gruppo nel trimestre ha registrato ricavi a quota 132,7 mln, rispetto ai 106 mln del secondo, un Ebit di 2,1 mln contro gli 1,6 mln dei tre mesi precedenti e un utile netto in salita a 1,4 mln da 1,2 mln.

"I primi nove mesi del 2020 - spiega l'a.d. Rosario Rasizza, interpellato da Mf-Dowjones - sono stati contraddistinti da un diverso andamento dei ricavi nei trimestri e da un impatto negativo legato alla pandemia da Covid-19, in particolare nei mesi centrali. Tuttavia, vorrei segnalare che c'è stato un marcato recupero nel terzo trimestre, con ricavi nettamente superiori al trimestre precedente (+25,2%), ma soprattutto si assottiglia il gap rispetto al 2019 e questo ci fa ben sperare in un veloce recupero quando l'effetto Covid-19 sarà svanito. Inoltre, è decisamente positivo l'andamento della Pfn, migliorata considerevolmente rispetto al 31 dicembre 2019".

"Noi siamo indubbiamente pronti a cogliere tutte le opportunità che il mercato vorrà offrire, grazie a tutte le misure e decisioni prese in questi anni, che ci consentono di avere una gamma completa di servizi per il mercato del lavoro, attraverso una rete di oltre 130 filiali e tramite divisioni specializzate e attive in un ampio spettro di settori, quali, per esempio, la Sanità, la GDO, fino all'ICT, Industriale e Agroalimentare".

In particolare, prosegue ancora Rasizza, "vale la pena sottolineare le ottime performance della nostra società controllata dedicata all'assistenza alle persone non autosufficienti. I risultati sono più che positivi, visto che i numeri parlano di un +38,5% rispetto ai primi 9 mesi del 2019 e un +48,5% rispetto al terzo trimestre del 2019. Riteniamo che le prospettive future siano anche di crescita, anche in considerazione dell'invecchiamento demografico che caratterizza il nostro Paese e visto che il Covid e il lavoro da remoto modificheranno profondamente il sistema socio-sanitario nazionale".

"La terribile pandemia che stiamo vivendo - spiega ancora Rasizza - ha messo infatti in luce i limiti dell'attuale possibilità di accudimento delle persone non autosufficienti e con disabilità, spesso gestite tramite le RSA e l'ospedalizzazione nelle fasi più acute della malattia. È opinione comune oggi che il post Covid sarà incentrato su una maggiore territorializzazione della medicina, anche grazie alla telemedicina che consente il monitoraggio da remoto da parte dei medici. A tutto questo si deve aggiungere la crescita del lavoro da remoto, che comporterà, da un lato, maggiore presenza in casa e quindi minore necessità di ricorrere a strutture esterne per l'assistenza dei nonni, e dall'altro, al bisogno di un supporto per brevi periodi, anche poche ore al giorno. In questo scenario l'assistenza domiciliare diventerà sempre più strategica e fondamentale".

Secondo Rasizza "Family Care Srl - Agenzia per il Lavoro è la risposta a questo scenario, occupandosi di assistenza familiare, con personale affidabile, formato, grazie ad una rete capillare di filiali presenti in tutta Italia, da Bergamo, a Brescia, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Prato e Verona, solo per citarne alcune. Dopo una recente apertura a Torino, per il prossimo anno, è già in programma l'avvio di nuove filiali, con l'obiettivo di sostenere la crescita di questo settore e la domanda crescente".

fus

marco.fusi@mfdowjones.it

 

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November 13, 2020 09:29 ET (14:29 GMT)

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